Torna puntuale MemoFest, da venerdì 11 a domenica 13 luglio, il festival ricco di memorie da raccontare e di sguardi da proiettare sul futuro.Un evento che richiama ogni anno un foltissimo pubblico, avendo fatto della memoria come strumento di consapevolezza civile e culturale la sua caratterizzazione. Una mission che sarà declinata in un programma multidisciplinare che unisce teatro, letteratura, storia, arte, attualità e impegno sociale, nello scenario di Palazzo Mediceo patrimonio UNESCO.“Siamo felici di presentare l’edizione 2025 di Memofest – commenta Alessandra Evangelisti, direttrice artistica dell'evento – che anche quest’anno è caratterizzata dalla pluralità dei temi, dalle storie degli ospiti e dall’importanza del dialogo e del confronto. Particolare emozione e gratitudine per i genitori di Giulio Regeni che hanno accettato il nostro invito e verranno, insieme all’avvocata Alessandra Ballerini, a raccontare a che punto siamo nella strada per la verità su loro figlio Giulio. Tanta attualità ma anche spazio allo spettacolo o e alla musica, con la speranza di avvicinare e coinvolgere un pubblico eterogeneo per generazione e interessi”.Un tassello ormai consolidato nel calendario estivo di Seravezza, come spiega Davide Monaco, direttore generale della Fondazione Terre Medicee: “un programma che anche quest'anno propone incontri e spettacoli di grande qualità, offrendo agli spettatori sempre un alto livello di confronto e spunti di riflessione assai importanti per comprendere la storia che stiamo vivendo. Il tema della memoria è fondamentale per coltivare ricordi ma soprattutto per costruire con maggiore consapevolezza il domani”. Si comincia venerdì (11 luglio) alle ore 19.15 con “Memorie della Versilia”, un incontro sulla figura del giornalista e scrittore versiliese Giorgio Giannelli, al quale interverranno Angelica ed Emanuele Giannelli, Lorenzo Alessandrini, Fabio Genovesi, Carlo Carli, Umberto Buratti, Costantino Paolicchi, Franco Dazzi, Lora Santini e Lorenzo Marcuccetti. Alle ore 21.30 sarà di scena lo spettacolo teatrale "Beethoven era sordo, ma noi ci sentiamo ancora?" con Valentina Laura Rosi e la regia di Massimo Olcese. Sabato 12 luglio alle ore 19.30 si affronterà una pagina ancora aperta, ovvero “Verità per Giulio Regeni”, il giovane ricercatore dell’Università di Cambridge che scomparve nel 2016 al Cairo, dove si trovava per svolgere una ricerca sul campo nell’ambito del suo dottorato. Il suo corpo, martoriato da atroci torture, venne ritrovato il 3 febbraio ai margini di una superstrada. Da allora sono passati nove anni di lotta, ostacoli, depistaggi e silenzi. Ma anche di resistenza, determinazione e amore incondizionato, grazie alla tenacia dei genitori, Paola Deffendi e Claudio Regeni, e all’impegno infaticabile dell’avvocata Alessandra Ballerini. Così si è finalmente arrivati a un processo in corso che potrebbe giungere a sentenza entro l’autunno.Alle ore 21.30 spazio alla musica, con la cantautrice Francamente.Chiusura ricca di spunti di riflessione quella di domenica 13 luglio: alle ore 9.00 è in programma la tradizionale Passeggiata della memoria, un trekking con reading teatrale sui sentieri dell'Alta Versilia e della Linea Gotica, in collaborazione con Parco Regionale delle Alpi Apuane, Unicoop Tirreno e WWF Alta Toscana. Prenotazione obbligatoria a
Parte il Memo Fest a Palazzo Mediceo di Seravezza
Scritto da Redazione
A. Versilia
09 Luglio 2025
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