L’associazione culturale Il Guiscardo sostiene con convinzione la decisione del sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, di trasferire la biblioteca comunale dal complesso di Sant’Agostino al palazzo municipale in piazza Matteotti.
"La nuova sede - si legge in una nota - offrirà agli utenti maggiore comodità, con parcheggi nelle immediate vicinanze e spazi privi di barriere architettoniche, garantendo così un accesso facilitato a tutti, giovani e meno giovani, comprese persone con disabilità. Il trasferimento risulta inoltre perfettamente coerente con la presenza del Museo dell’Archivio Storico, che sarà allestito all’interno del Palazzo Municipale. Un’unica sede per due istituzioni culturali fondamentali significa maggiore efficienza e una migliore organizzazione degli spazi.
Il cambiamento permetterà anche di risolvere i numerosi problemi infrastrutturali che da anni affliggono l’attuale sede di Sant’Agostino, tra guasti agli impianti di riscaldamento e condizionamento e altre criticità che spesso penalizzano gli utenti. Con questa operazione, la biblioteca potrà finalmente offrire ambienti moderni, accoglienti e funzionali, all’altezza delle esigenze di chi la frequenta.
Ma c’è di più. Questo trasferimento è anche un’opportunità per Sant’Agostino, che potrà consolidare il suo ruolo di vero centro culturale della città. Gli spazi liberati dalla biblioteca potranno essere utilizzati per ampliare il Museo dei Bozzetti, che oggi espone solo una minima parte della collezione, e per ospitare nuovi allestimenti, come il Museo dedicato a Botero. Un arricchimento che renderà Pietrasanta ancora più attrattiva per cittadini e turisti, rafforzando il suo ruolo di riferimento nel panorama artistico e culturale.
Di fronte alle critiche sollevate da alcune forze politiche e realtà associative, riteniamo che Pietrasanta non possa restare immobile solo perché “è sempre stato così”. Le città crescono e migliorano quando sanno cogliere le opportunità con buon senso, senza rimanere prigioniere di nostalgie o opposizioni pretestuose. Chi oggi si oppone a questo trasferimento sembra più interessato a combattere una battaglia politica che a tutelare il reale interesse dei cittadini e della cultura".