Dalle 10 di venerdì 30 giugno fino alle 22 di sabato primo luglio tutti i caselli disseminati sulla rete autostradale gestita dalla Salt (Società autostrade ligure-toscana) saranno in sciopero, con le piste manuali aperte per il transito libero.
La comunicazione è arrivata direttamente dai sindacati (nello specifico Filt-Cigl, Fit-Cisl, UilTrasporti e Sla-Cisal), che attraverso una nota congiunta rimarcano come la prossima sospensione delle attività lavorative sia legata al mancato rinnovo del contratto integrativo per i lavoratori della stessa Salt.
La questione del rinnovo del contratto è ormai una storia lunga mesi, se non anni: i sindacati accusano il Gruppo Gavio (che detiene le quote di maggioranza di Salt) di attuare una strategia attendista, sperando in un rapido passaggio dell’attuale azienda all’interno della nuova concessione “Autostrade del Tirreno” ed evitando così contrattazioni nel breve termine con le parti sindacali.
Una scelta aziendale che per i sindacati firmatari del comunicato è tipica di “una multinazionale che ha quale unico scopo moltiplicare i propri profitti”, contraddistinta da un’automazione su vasta scala per abbattere i costi e impoverire ulteriormente il tessuto sociale delle popolazioni che vivono nei pressi delle stesse autostrade.
“I lobbisti del settore – chiosano i sindacati – sono riusciti a convincere tanti che sia giusto per le società autostradali, concessionarie di un monopolio naturale e con profitti extralarge, essere rimborsate al 100 per cento delle perdite subite negli anni 2020/2021 per il calo di traffico dovuto al Covid, anche senza considerare l’entità della riduzione del fatturato e senza i limiti massimi di rimborso previsti per tutte le altre aziende, e ciò a carico degli utenti con i rialzi delle tariffe previsti per i prossimi anni! I lavoratori Salt non sono stati persuasi da queste narrazioni e dunque continuano gli scioperi per conseguire il rinnovo del contratto integrativo”.