"Servono sicurezza, soldi e lavoro, non il coprifuoco". Questo il monito dei lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia, che in una nota mandano un messaggio forte e chiaro: aprire definitivamente e intervenire radicalmente sulle condizioni economiche, sociali e sanitarie, in modo da non essere ancora costretti a chiusure o rischi.
"Questa gestione non contiene il virus, ma ci impedisce di portare il pane a casa. Siamo in zona gialla e si parla di spostare il coprifuoco alle undici o a mezzanotte perché il governo si è messo paura della rabbia che è iniziata a montare. Bene, alzare la testa paga. Adesso continuare. Ora e subito".
Altre allo soppressione del coprifuoco, si richiede lo stop a tasse e licenziamenti, vaccini sicuri. riaperture di università, scuole e piccole attività, parallelamente ad aiuti alle famiglie in difficoltà.
"La nostra gente vuole vivere e lavorare. Mentre le nostre attività lottano per via delle aperture a singhiozzo, i supermercati fanno i milioni e aumentano i prezzi. Questa concorrenza è sleale e la gara a 'chi fa fallire prima l'altro' è solo un gioco sulla nostra pelle che aumenta solo il rischio di tanti licenziamenti. Non deve essere più permesso. riprendiamoci la nostra vita".