Ancora una volta il contrasto alla violenza intrafamiliare degli operatori della volante del commissariato di Viareggio e la corretta applicazione della recente normativa di salvaguardia istituita con il Codice Rosso, hanno permesso di interrompere la spirale di violenza e sopraffazione di un uomo che non si rassegnava alla fine della relazione matrimoniale.
Poco più di un anno fa una giovane donna di origine albanese, a causa delle incomprensioni e dei continui litigi con il marito, originario di Camaiore e di 15 anni più anziano, aveva deciso di porre termine a quel logorio continuo che si trascinava ormai da un po’ ed aveva sperato che tutto potesse ricondursi ad una civile separazione, soprattutto per il bene e la serenità dei due figli.
In realtà le cose erano andate in maniera molto diversa dalle sue aspettative e ben presto la donna si era dovuta rivolgere alle forze dell’ordine.
Proprio l’intervento della polizia e l’immediato instaurarsi del procedimento penale avevano probabilmente destato il timore di gravi conseguenze per l’uomo che in breve aveva cambiato completamente atteggiamento e modalità di approccio, al punto da lasciar sperare che, ad una prima fase burrascosa, tutto potesse ricondursi ad una ritrovata normalità con il rientro anche dell’azione giudiziaria già intrapresa.
A fine agosto la situazione era tornata a farsi pericolosa ed ancora una volta si è riaffacciato lo spettro di nuove angherie questa volta mistificate da quella violenza più subdola che si nasconde tra i risvolti economici, ma che ben presto sconfina nelle minacce, negli insulti e nelle violenze verbali.
In poco più di un mese l’asticella dei maltrattamenti si è alzata paurosamente e ieri la donna finisce in ospedale vittima dell’ennesima violenza.
Gli operatori della volante sono intervenuti sul posto e hanno trovato la donna dolorante. Lui si era già allontanato temendo proprio le conseguenze dell’intervento, ma poi dopo qualche ora si è rifatto vivo davanti all’ospedale dove la donna era stata accompagnata per le cure del caso.
Non è rimasto altro che operare d’urgenza come stabilito dal nuovo art. 384 bis del codice di procedura penale e allontanare d’urgenza il marito maltrattante imponendogli di non avvicinarsi alla donna ed ai luoghi da lei frequentati per alcun motivo.
La misura è attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria che dovrà esprimersi sulla convalida, ma lo strumento normativo permette fin da subito di realizzare un’immediata azione di protezione in una situazione che stava velocemente incanalandosi verso una pericolosa deriva opportunamente interrotta dall’intervento della polizia.