Il primo sito archeologico risalente al Paleolitico Medio dell'intero comprensorio apuo versiliese è stato rinvenuto a Valdicastello Carducci. A darne notizia è l'associazione ArcheoVersilia che alcuni giorni fa, insieme all'assessore alle frazioni di Pietrasanta Ermanno Sorbo e al presidente del Comitato di Valdicastello, Lauro Bonuccelli, ha partecipato al sopralluogo lungo il sentiero che, dalla Pieve, sale fino a Sant'Anna di Stazzema, effettuato da un team tecnico di archeologi, paleontologi e ricercatori guidato dal funzionario della Soprintendenza Giulia Picchi e dalla collega Marta Colombo.
"E' stato individuato un sito di grande interesse scientifico – spiegano gli esponenti di ArcheoVersilia – per la presenza di strumenti in pietra appartenenti all'uomo di Neanderthal. I materiali rinvenuti si trovano all'interno di un deposito di breccia ossifera, un conglomerato di ossa fossili che, da un'analisi preliminare, ha evidenziato la presenza di resti di cervide, rinoceronte e ippopotamo, datando il contesto generale della grotta a circa 130.000 anni fa". "E' una scoperta eccezionale – ha sottolineato Sorbo – che potrà accreditare Valdicastello come sede didattica, di ricerca archeologica ma anche come sito turistico e punto di valorizzazione del patrimonio culturale. Perfettamente in linea con il museo che vorremmo creare nel sito delle miniere ex Edem, una volta concluse le operazioni di pulizia e messa in sicurezza finanziate con le risorse del Pnrr".
L'associazione ArcheoVersilia, guidata dal presidente Deborah Giannessi, opera da 2 anni, con il patrocinio del Comune di Pietrasanta, in concessione ministeriale e in collaborazione con la Soprintendenza a un progetto di survey nelle zone di Valdicastello e Cardoso, un'indagine preliminare volta all'individuazione di aree di interesse archeologico.