Una vita per il Carnevale di Viareggio. Che adesso lo piange. E’ scomparso nella giornata di domenica Claudio Morganti, “interprete genuino e spontaneo dello spirito del Carnevale – ricorda commossa la Fondazione che organizza la manifestazione simbolo nel mondo della città -, capace di trasmettere con la sua allegria e il suo talento l’essenza più autentica di questa grande festa”.
“La sua abilità nel mescolare il comico con il sociale e il culturale – prosegue la Fondazione Carnevale - lo ha reso un punto di riferimento per tutti, con la sua capacità unica di far sorridere senza mai perdere di vista il significato profondo della tradizione carnevalesca. La sua figura, simbolo di passione e dedizione, resterà per sempre legata alla storia del Carnevale e al cuore della città di Viareggio. A nome del mondo del Carnevale di Viareggio, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno amato e apprezzato nelle sue indimenticabili performance della Canzonetta”.
Il ricordo del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro.
“Quella mia con Claudio era un’amicizia vera, nata sul palco della Canzonetta e continuata fuori, tra battute, prese in giro e piccole cose personali quotidiane. “C’è freddo Giorgio”, mi disse qualche settimana fa, parlava della stanza dove faceva da anni la dialisi e aveva ragione. Sollecitai la direttrice dell’ospedale che intervenne e quando ci risentimmo il giorno dopo Natale, oltre a farci gli auguri, mi rassicurò sulla ripristinata buona temperatura e sul suo stato di salute a venire. E invece da oggi no. Tutto finito. Finite le mitiche burle, finito il dileggio, finite le nostre telefonate affettuose. Finite le scenette alla Canzonetta, quando massacrava il sindaco lucchese ed io gli regalavo la cittadinanza onoraria dell’arborato cerchio, finito il luccichio e lo stupore dei suoi occhi quando, dopo lo scherno sulle mie origini, gli consegnavo il buccellato, finito poi, dietro il palco alla fine, il suo abbraccio sempre meno potente col passare degli anni. Ma non è certo finito quello che Claudio Morganti è stato per Viareggio: l’intelligenza del sarcasmo, il difensore della tradizione carnevalesca, il dispensatore di allegria, il popolano popolare schietto, divertente e libero. Ora non posso che ripetere quel nostro abbraccio alla sua famiglia, servirà a conservarne il ricordo e soprattutto a far emergere qualche sua invenzione per svilupparlo in futuro. Volevo bene a Claudio, accidenti, gli volevo davvero bene.