Nella suggestiva cornice dell'atelier dell'artista Massimiliano Pelletti, sabato 1 giugno, è stato presentato il catalogo della mostra "Versus", tenutasi nel Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo a Roma dal 24 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 e curata da Stéphane Verger. Di fronte ad un folto pubblico sono intervenuti, per presentare l'opera, l'onorevole Deborah Bergamini, il curatore Stéphane Verger, la gallerista Barbara Paci e l'artista Massimiliano Pelletti. La mostra, all'interno del spazio di Palazzo Massimo a Roma, ha visto interagire, in maniera naturale, le sculture di Massimiliano Pelletti con i maggiori capolavori dell'intera produzione artistica del mondo romano. Le sculture dell'artista pietrasantino hanno trovato una sinergia ed una perfetta armonia con le opere provenienti dagli scavi effettuati a Roma e nel territorio circostante a partire dal 1870 e conservate in tutti i musei del complesso del Museo Nazionale Romano. Questa mostra ha avuto una notevole importanza anche per il territorio versiliese, vista la risonanza a livello nazionale e il patrocinio sia del Ministero della Cultura, che della commissione cultura della camera dei deputati. Il catalogo, infatti, vede come primo testo l'intervento dell'onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, da cui questo estratto: " Ho voluto promuovere con grande convinzione questa mostra dalla potenza espressiva straordinaria. Ringrazio l'allora Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger, che con entusiasmo accolse l'idea progettuale di Barbara Paci e Massimiliano Pelletti. La prima impressione che ho avuto, dapprima nel suo meraviglioso studio a Pietrasanta e successivamente nel vedere i capolavori di Pelletti esposti nelle sale di Palazzo Massimo, è stata quella di trovarsi di fronte ad una cifra artistica e stilistica definitiva di confronto tra antico e contemporaneo." Il curatore della mostra Stéphane Verger, già Direttore generale del Museo Nazionale Romano e professore ordinario di Archeologia all'École Pratique des Hautes Études-PSL a Parigi, nel suo scritto ed intervento, in occasione della presentazione del catalogo definisce le opere di Massimiliano Pelletti con queste parole: " L'opera di Massimiliano Pelletti è indubbiamente una delle espressioni più interessanti di questa nuova tendenza artistica che si potrebbe definire come "classicismo - anticlassico". Utilizza in realtà tutte le potenzialità offerte dalla scultura antica, ma considerandola come risultato delle molteplici sfumature acquisite in più di due millenni e mezzo di storia. - ed ancora - L'originalità della sua produzione risiede nella scelta dei materiali utilizzati per le sue sculture. In questo, Pelletti si ispira a una tradizione risalente all'epoca tardo-ellenistica (III-I sec. a.C.) nella quale gli scultori si sbizzarriscono a scegliere delle pietre rare, esotiche, provenienti dalle nuove cave, per creare opere originali e anche per riprodurre capolavori più antichi."
L'onorevole Deborah Bergamini interviene alla presentazione del catalogo " Versus" con queste parole: " Il nostro compito, come rappresentanti dello Stato italiano, quando parliamo di arte, dovrebbe essere quello di poter agire nella creazione di un ente di formazione. Questo potrebbe essere una scuola, un atelier o altre forme di apprendimento. Una formazione che è composta da risorse economiche con un sistema di mecenati che diano ossigeno alla carriera di un artista. Questo vale per tutti i lavori, non solo per l'arte. Un ecosistema che ci renda consci di questo enorme lavoro per non rendere il lavoro un percorso ad ostacoli, ma un volano, un motivo di lustro per lo stato italiano. Per noi come rappresentanti popolari è un obbligo morale quello di poter avere e creare questo volano. Questo lavoro lo stiamo facendo riscoprendo il valore unico del saper fare italiano." Barbara Paci, gallerista e critica d'arte, ideatrice del progetto "Versus" insieme all'artista Massimiliano Pelletti interviene con queste parole: " Per un artista del nostro territorio è un grande onore potersi confrontare con una delle collezioni più importanti al mondo di scultura classica. Questo deve essere un motivo di orgoglio per tutti noi perchè si parla di concretezza solidificando i rapporti con il ministero della cultura. Questo è stato possibile grazie ad un aperto dialogo con il Mic ed alla capacità di costruire progetti di portata istituzionale. ". L'artista Massimiliano Pelletti descrive il lavoro che ha svolto per approcciarsi ad una struttura museale importante come quella di Palazzo Massimo: " Nel caso degli spazi espositivi di Palazzo Massimo – spazio che stabilisce una relazione diretta con la memoria – si tratta di un'operazione site specific , per cui le opere vengono concepite, realizzate e progettate nel contesto del percorso espositivo museale già presente, per dialogare con la collezione permanente di scultura antica, articolando così la sintassi dello spazio in modo da attivare una dialettica significante, che coinvolga opere (contemporanee e classiche), lo spettatore e il contesto architettonico-spaziale che le ospita. Nella collezione di Palazzo Massimo ho selezionato una serie di opere per poi creare ex novo una serie di sculture che offrano all'osservatore un contraltare, una dimensione speculare contemplativa o alterazioni che stimolino una potenziale narrazione alternativa nell'osservatore. "
Il catalogo è stato stampato dalla casa editrice Bandecchi & Vivaldi di Pontedera ed è in vendita.
Massimiliano Pelletti è nato nel 1975 a Pietrasanta (Lucca) dove tuttora vive e lavora. Da bambino inizia ad apprendere le tecniche di lavorazione del marmo dal nonno Mario, nella bottega artigiana di famiglia. Diplomatosi al Liceo Artistico Stagio Stagi di Pietrasanta, si è laureato in Filosofia all'Università di Pisa, materia che lo ha affascinato e influenzato anche in ambito artistico. L'esordio artistico avviene nel 2006, vincendo la Dodicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, cui seguono una serie di altre importanti mostre, sia in Italia sia all'estero, come la Biennale di Alessandria in Egitto e la 54a biennale di Venezia nell'ambito del Padiglione Italia, a cura di Vittorio Sgarbi.Nel 2014 è stato tra i vincitori del Premio Internazionale di Scultura della Fondazione Henraux, curato da Philippe Daverio. Diverse sono le pubblicazioni su riviste dedicate all'arte contemporanea e, nel corso degli anni, ha esposto le sue opere in diversi musei e spazi pubblici. Il 2017 è stato caratterizzato dalla mostra personale Sacra Privata tenutasi presso la Galleria Barbara Paci di Pietrasanta Dal 2017 ha preso parte a diverse importanti fiere d'arte contemporanea tra cui "SCOPE Miami", "SCOPE New York" e "ART MIAMI" negli Stati Uniti, la fiera d'arte sudafricana "Investec Cape Town Art Fair" e "Wopart" a Lugano, Svizzera. Nel 2018 esegue una prestigiosa commissione pubblica realizzando una scultura monumentale in marmo successivamente collocata su una delle rotatorie principali che danno accesso al paese di Forte dei Marmi, arricchendo ulteriormente il prezioso legame che l'artista vuole mantenere con la natia Versilia. Nel 2019, il brand italiano Roberto Cavalli e la società messicana Peninsula gli hanno chiesto di realizzare un'opera monumentale (alta quasi 5 metri) in marmo bianco di Carrara per un nuovo progetto urbano ad Acapulco, in Messico. Nel 2020 inaugura la sua mostra personale al MARCA di Catanzaro Looking forward to the Past. Nel 2021 inaugura la mostra Gazing of Tranquillity allo Zhejiang Art Museum di Shanghai. La mostra, itinerante, ha attraversato importanti musei cinesi (Wuhan Art Museum, Guangdong Museum of Art). Nel dicembre 2021 inaugura al MART di Rovereto la mostra Canova. Tra innocenza e peccato, da un'idea di Vittorio Sgarbi a cura di Beatrice Avanzi e Denis Isaia. Nel 2022 inaugura la mostra personale Esposizione di scultura presso la galleria Barbara Paci di Pietrasanta. Nel 2023 inaugura la mostra KOSMOS E KAOS. L'Origine à la Mèta a cura di Barbara Paci e Cesare Biasini Selvaggi presso Spazio Ersel, Milano. Nello stesso anno è presente con una selezione di opere presso TEFAF, Maastricht e Frieze, Londra.
Foto Giacomo Mozzi