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Scritto da Redazione
Massarosa
07 Luglio 2025

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Arriva dall'onorevole  della Lega Elisa Montemagni e dall'ex presidente commissione bilancio del comune di Massarosa Mirco Masini il commento alla sentenza della Corte dei Conti della Toscana sul dissesto del comune di Massarosa: "Ci dispiace che Massarosa salga agli onori  o peggio ai disonori della cronaca, per aspetti negativi o  comunque di mala gestione della cosa pubblica. La Sezione Giurisdizionale Regionale della Toscana della corte dei Conti con sentenza 90/2025, prendendo atto del dissesto del Comune, la cui fondatezza ormai è pacifica per tutti anche per l’attuale maggioranza del Comune di Massarosa, ha comminato le sanzioni previste dal Testo Unico degli enti Locali che all’art 248 comma 5 dispone che “gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche con provvedimento non definitivo, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore…” Una sentenza che non entra di nuovo nel merito dei numeri del dissesto, ormai accettato anche dall’attuale amministrazione i cui componenti sono in gran parte quelli che lo hanno provocato, proprio perché i numeri certificati da dirigenti e revisori indicavano sempre,  solo e purtroppo quella strada.
I Giudici della Corte dei conti decreta la responsabilità delle due figure responsabili del bilancio dell’Ente dell’epoca ma aggiunge anche di tutta l’amministrazione precedente a quella che ha dichiarato il dissesto che poi sono gli stessi dell’amministrazione attuale. Ci dispiace per i provvedimenti assunti per i soggetti coinvolti, in quanto non hanno avuto la capacità di applicare le norme, ma dispiace ancora di più apprendere che non hanno ancora capito dove hanno sbagliato. Nonostante la passione che sicuramente li anima, non riescono a interpretare le norme che regolano gli Enti locali. Sembra che per noi, all’epoca, dichiarare un dissesto evidente e confermato nei numeri, sia stata una decisione facile e presa con leggerezza, al contrario. È stata una presa d’atto dei numeri che ci siamo trovati ad affrontare. Abbiamo dichiarato il dissesto per responsabilità, perché mentire nei numeri è gioco di altri non di persone responsabili e rigorose come noi. E perché per noi le leggi e norme in genere hanno un valore e la responsabilità pure. Dopo sei anni, dicono che i soldi ci sono. Il comune è stato costretto per cinque anni a un rigore contabile senza precedenti. La metà dei creditori ha accettato il pagamento di una piccola percentuale di quanto avanzavano altri invece hanno rifiutato per cui quei debiti sono usciti dal dissesto e rientrati nel bilancio corrente dell’Ente. Siamo usciti non prima dei normali cinque anni dalla procedura di dissesto. Nel frattempo, l’Ente ha perso ulteriori ricorsi, ha disperso ulteriori risorse erogando indebiti pagamenti, non sono stati risolti i problemi delle scuole, la piscina è ancora chiusa e non si vedono novità all’orizzonte e l’incuria del territorio è sotto gli occhi di tutti.
Ci dispiace in questo momento trovarci a individuare i responsabili, è un esercizio che non ci interessa, ma non possiamo nemmeno tacere davanti a chi cerca di scaricare le sue responsabilità su di noi, soprattutto le responsabilità accertate dalla Corte dei Conti. La nostra priorità, in questo momento, è riprendere la bussola e ritracciare una rotta virtuosa per Massarosa. I cittadini non sono miopi, hanno bisogno di servizi, di sicurezza e di stabilità  e comunque di politiche di ripresa e rilancio, non di slogan vuoti o, peggio, finti. Questa amministrazione come quella che ha provocato questo disastro dovrebbe prendere atto della sua inadeguatezza dichiarando che non ha sufficiente capacità amministrativa per rimettere diritta la barra del timone. Ci dispiace, ma chi non ha o non ha avuto capacità dovrebbe avere l’umiltà di chiedere scusa e farsi da parte per il bene di Massarosa e dei suoi cittadini".

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