"Durante il consiglio comunale di martedì 10 giugno è stato finalmente adottato il Piano Urbanistico degli Arenili, dopo un iter lungo e travagliato, fatto di commissioni convocate e assemblee pubbliche che avevano promesso condivisione e trasparenza ma che, alla prova dei fatti, si sono tradotte in un rinvio di sei mesi" parte così l'analisi fatta dal Gruppo Pd Consiglio comunale Pietrasanta e dall'Unione comunale Partito Democratico Pietrasanta che spiega: "Un ritardo che racconta molto delle difficoltà interne alla maggioranza e della mancata sintonia con le categorie interessate, in primis i balneari. Un iter poi ancora lungo, con la fase delle osservazioni e i pareri di Regione e Sovrintendenza prima di arrivare alla sua approvazione. Il Partito Democratico comprende l'importanza che questo passaggio per la pianificazione del nostro litorale avrebbe potuto avere, tuttavia, riteniamo che questa sia stata un'occasione preziosa, e purtroppo mancata, per restituire qualità, vivibilità e sostenibilità ambientale all'area compresa tra il Viale Roma e la linea di costa.Il piano adottato prevede la possibilità di fatto come incentivo, di procedere con demolizione e ricostruzione delle strutture esistenti, ipotizzando che nessun fabbricato esistente , ad eccezione del Nimbus e della Bussola, abbia alcuna caratterizzazione storica o tipologica da conservare, con incrementi volumetrici fino al 20%, a fronte dell'adozione di criteri di sostenibilità del tutto banali e scontati. Un aspetto che riteniamo molto discutibile e che contrasta con una visione più ampia e coerente di tutela del paesaggio e di riqualificazione dell'intero fronte maree soprattutto vanificando ogni possibile presidio normativo che potesse tutelare la conduzione familiare degli attuali concessionari. Nel tratto di Tonfano si prevede, addirittura, la sopraelevazione di un piano per le case di guardianaggio, giustificata dal fatto che la vista sulle Apuane sarebbe già compromessa dagli alberghi. Un ragionamento miope, che rischia di legittimare ulteriori interventi impattanti, invece di restituire respiro al nostro skyline, tra l'altro nutriamo dubbi che tale possibilità sia coerente con il PIT e con le direttive della sovrintendenza. Il piano contiene inoltre interventi controversi come il rifacimento della pista ciclabile, che verrebbe spostata/ampliata verso l'interno del viale a mare diminuendone la careggiata e dunque anche gli stalli a parcheggio, oppure la realizzazione della cosiddetta "Passeggiata Versilia", che comporterà l'installazione di 5 dehors (probabilmente nuovi negozi) nel tratto tra la pizzeria Jamaica e il Pontile, modificando nuovamente, a pochi anni dai lavori di riqualificazione, aiuole e pista ciclabile, proponendo una soluzione ibrida che da un lato non delinea un percorso commerciale compiuto e dall'altro tratteggia sistemazioni urbane approssimate. Il tanto atteso ponticello sul Fosso Fiumetto è previsto solo come struttura temporanea e limitatamente al periodo invernale, sembra più una burla che una previsione seria. Infine, non possiamo non sottolineare come Pietrasanta sia il Comune con la minor superficie di spiaggia libera, pari solo all'1 per cento. Con il PUA l'amministrazione poteva provare ad impostare delle scelte coraggiose cercando di trovare le possibilità di ampliare le zone di litorale da dedicare alla spiaggia libera, certamente cosa non semplice ma del tutto omessa in questo piano.In conclusione, quello che è stato adottato è un piano che avrebbe potuto rappresentare un punto di svolta per il nostro litorale, ma che invece si limita a inseguire equilibri politici e compromessi tattici. Un'occasione mancata per ridisegnare con coraggio e visione il futuro del nostro mare, oltre ad una occasione persa per mettere nero su bianco presidi normativi tesi a salvaguardare sia la tipologia costruttiva dei bagni sia la composizione dell'impresa familiare che ne ha contraddistinto nel tempo la gestione consentendo di arrivare a livelli di servizi e ospitalità noti a tutto il mondo"
