Quale futuro ha una società che preferisce la forma alla sostanza? Come giustificare una città che preferisce imbellettarsi anziché affrontare le reali esigenze dei suoi cittadini? È importante per l'economia turistica che il salotto buono sia bello e accogliente, ma è forse meno importante garantire salvaguardia dell'ambiente, qualità della vita, servizi e assistenza, in particolare a chi è in stato di bisogno? Ecco, se da una parte si mette mano a progetti costosi, poco o niente si fa per tutelare l'ambiente ed il sociale. Numerose organizzazioni e gruppi ecologisti e sociali del territorio, firmatarie del presente documento, concordano nell'esprimere profondo sconforto per lo stato di degrado ambientale e sociale di Viareggio e denunciano lo stato di abbandono delle pinete, patrimonio di tutti i cittadini, che non hanno praticamente alcuna manutenzione se non quella di tagliare le piante (forse) malate, senza alcuna profilassi di prevenzione e di mantenimento delle caratteristiche della zona umida. Sottolineano come le strade stiano perdendo la loro connotazione di viali alberati con la sostituzione progressiva degli alberi di alto fusto con arbusti, evidenziano che le spiagge libere sono state progressivamente eliminate, fatto che ha determinato un insostenibile aumento di frequentazione della Lecciona che, si permettono ricordare, è una riserva naturale e quindi andrebbe protetta da un affollamento esagerato anche educando i visitatori: ma non ci sono più i cartelli informativi o sono fatiscenti. Nel campo dei servizi ai cittadini, solo per fare un esempio, da circa dieci anni sono spariti gli scuolabus e ridotti i servizi di trasporto pubblico, con conseguenze drammatiche sui flussi di traffico così da generare quel malcontento propedeutico a giustificare l'asse di penetrazione, opera che devasterà la pineta di levante senza alcun beneficio per la circolazione in darsena stante la sua definizione di pista esclusivamente dedicata al trasporto delle imbarcazioni. Infine pochissime o nulle risorse per l'assistenza ai bisognosi, sempre più a carico delle associazioni di volontariato, e recentemente, al palese disinteresse, si aggiunge la vessazione perpetrata dall'amministrazione comunale attuando una serie di sgomberi senza alcuna soluzione alternativa per le persone senza casa. Il prossimo potrebbe colpire 22 persone di cui 9 minori, che attualmente abitano l'edificio comunale di via Matteotti a Viareggio e per queste 5 famiglie l'ipotesi probabile è blo smembramento con donne e minori ospitate in casa famiglia e gli uomini lasciati in mezzo alla strada. Più di 10 anni or sono il movimento di lotta per la casa ha recuperato questo immobile gravemente degradato offrendo una valida soluzione temporanea per molte famiglie in gravi difficoltà economica. Ci si chiede come mai, a fianco di progetti tutti tesi a maggior consumo di suolo (come l'ipotesi di un nuovo insediamento residenziale pubblico alla migliarina al posto di una porzione di parco pubblico o i parcheggi sotterranei in piazza D'Azeglio, ma anche la riconversione in parcheggio dell'immobile Telecom sull'Aurelia o il nuovo piano per la passeggiata) l'amministrazione comunale, non dia priorità alla riqualificazione di edifici abbandonati e fatiscenti in alloggi di edilizia popolare, senza ulteriore consumo di suolo, Le organizzazioni scriventi, nell'esprimere solidarietà alle persone colpite da questi provvedimenti, ritengono che affrontare il problema dell'emergenza abitativa debba rientrare fra le priorità della pubblica amministrazione e quindi si uniscono alla richiesta già formulata da movimenti e associazioni, per l'istituzione di un tavolo per il sociale e un confronto serio e costruttivo con le istituzioni.
Amici della Terra Versilia
Comitato contro la discarica ex Cava Fornace
Comitato Le Voci degli Alberi
Comitato Ugo Pisa
Custodi della Cera viola
Gas Vezza
Cipit Comitato Indipendente per l'Informazione la Partecipazione e la Trasparenza
Movimento blu
