Il Partito Popolare Italiano. Una voce cattolica nella crisi dello stato liberale è la conferenza in programma giovedì 13 giugno alle 17.30 nel Giardino d'Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi, promossa dalla Consulta Giovanile Forte dei Marmi Relatori: Michele Brio - Dottore in Scienze Politiche Fabrizio Amore Bianco - Docente di Storia Contemporanea Introduce e modera Duccio Checchi - Consulta Giovanile di Forte dei Marmi. Evento gratuito. Prenotazione 0584 787251
Nel 1918 si legge nella presentazione- lo Stato liberale italiano subì una profonda crisi identitaria, dovuta agli effetti della Prima Guerra Mondiale che creò un grande trauma all'interno della società colpendo più classi sociali. I contadini soffrivano per gli enormi sacrifici e i lutti subiti durante il conflitto, la piccola borghesia cadde nelle ristrettezze economiche e i grandi proprietari, vedendo le mobilitazioni operaie e le occupazioni delle terre, temevano seriamente una rivoluzione socialista.In pratica lo stato liberale non era in grado di reggere le sfide della politica post bellica. È in questo contesto che il 17 novembre 1918 Don Luigi Sturzo annunciò la fondazione del Partito Popolare Italiano, ufficialmente costituito a Bologna nel 1919. Da quel momento, tra il liberismo laico e il materialismo socialista, si inserì nella società italiana una terza via che si proponeva di trovare una sintesi pacificatrice tra le classi sociali tramite la convergenza di interessi e di collaborazione tra capitale e lavoro: il Popolarismo. Questa nuova visione proponeva l'introduzione della morale cristiana all'interno della vita pubblica come nuova base per la democrazia italiana, avendo come obiettivo una società sorretta dalle virtù cristiane. Ogni partito politico, tuttavia, scrive il proprio programma ma poi deve fare i conti con la società in cui esso si muove.
