"Aboliamo il referendum e lasciamo che a decidere siano i politici votati dai cittadini": lo sostiene il Pd di Pietrasanta che aggiunge: "le parole del sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti sono particolarmente gravi perché il referendum è uno strumento sancito dalla Costituzione all'art.75, tra l'altro con varie limitazioni essendo solo di tipo abrogativo. Riteniamo molto grave che Giovannetti, che ha giurato per ben due volte, di osservare la Costituzione quale sindaco faccia affermazioni che inneggiano all'abolizione di uno strumento di democrazia diretta che ha permesso un grande avanzamento sociale del nostro Paese nei diritti sociali e civili. Giovannetti si allinea dunque al generale Vannacci che, con l'affermazione "referendum delendum est", ha dimostrato il suo disprezzo per questo strumento democratico: l'ingresso del consigliere Simoni in maggioranza produce i suoi effetti ma la cosa grave è che serve a picconare gli spazi di democrazia del nostro Paese da parte di chi, come un Sindaco, dovrebbe difenderli.
Le affermazioni di Giovannetti chiariscono la posta in gioco del referendum dell'8 e 9 giugno: i quesiti sono così importanti da essere scomodi e quindi oggetto di boicottaggio, lo abbiamo già visto. Adesso però si aggiunge un altro elemento: dicono di non andare a votare non solo perché i quesiti sono scomodi ma perché vogliono dimostrare che il referendum non funziona più e quindi va abolito. Vogliono restringere la democrazia: ecco perché bisogna andare a votare e votare cinque sì".
Le affermazioni di Giovannetti chiariscono la posta in gioco del referendum dell'8 e 9 giugno: i quesiti sono così importanti da essere scomodi e quindi oggetto di boicottaggio, lo abbiamo già visto. Adesso però si aggiunge un altro elemento: dicono di non andare a votare non solo perché i quesiti sono scomodi ma perché vogliono dimostrare che il referendum non funziona più e quindi va abolito. Vogliono restringere la democrazia: ecco perché bisogna andare a votare e votare cinque sì".