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Scritto da Redazione
Cronaca
06 Febbraio 2021

Visite: 86

I nuovi dati della pandemia ci fanno capire che le nostre vecchie abitudini dovranno cambiare ancora per un po’. Tutti noi abbiamo scoperto quanto sia difficile coniugare sentimenti familiari e distanza sociale, specialmente in occasione dei funerali di persone a noi care. Così, in questi giorni in cui i numeri dei contagi e dei morti tornano a salire in modo preoccupante, è importante sottolineare i comportamenti esemplari che tutti noi dovremmo imitare per proteggere la salute dei nostri cari. 

Un chiaro esempio è stato il recente funerale della signora Colomba Micheletti, 94 anni, organizzato domenica 7 febbraio dalla comunità religiosa della zona di Massarosa dei Testimoni di Geova di cui egli faceva parte. Gli amici raccontano che era una donna amata e apprezzata da tutti quelli che la conoscevano. Si era battezza come Testimone di Geova nel 1963 e per tutti questi anni ha aiutato diverse persone a comprendere ed applicare nella vita il valore dei princìpi indicati nella Bibbia. Si comprende perché tanti amici e parenti abbiano sentito il forte desiderio di dare il proprio personale sostegno alla famiglia partecipando al funerale. Ma come fare? Tra l’altro il luogo di culto dei Testimoni di Geova di Massarosa, come i 18 luoghi di culto presenti nella provincia di Lucca e quelli di tutta Italia, è chiuso da marzo 2020 proprio per evitare contagi. La soluzione è stata trovata grazie a una piattaforma internet che ha permesso a ben 800 persone di collegarsi in streaming da diverse province e dare il loro conforto alla famiglia anche a distanza. 

Un esempio davvero mirabile di come sia possibile coniugare il sentimento di pietà sempre vivo e forte in ciascuno di noi e il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. 

La scelta di organizzare su Internet un funerale così numeroso, che altrimenti sarebbe stato a grave rischio Covid, è stata apprezzata dallo stesso Dott. Aldo Lorenzini, medico chirurgo locale, in prima linea per la prevenzione e la sicurezza della salute pubblica che ha commentato: “Il rischio di contagio interumano, anche in occasioni di partecipazione emotiva e di doverosa solidarietà come un funerale, è uno dei più alti. Le sofferenze psicologiche di gran parte delle persone si amplificano a dismisura nei casi di decessi, avvenuti spesso senza aver potuto confortare i propri cari. Il metodo adottato dai Testimoni di Geova, pur non supplendo il calore di un funerale in presenza, risulta una delle migliori idee encomiabili escogitate da chi non si arrende in tali tragedie”.

 

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