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Scritto da Redazione
Cronaca
24 Giugno 2020

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Le indicazioni su come limitare il contagio del virus Covid-19 sono ormai chiare da mesi. Lavarsi le mani, distanziamento sociale e al primo segnale contattare il numero verde o il medico, sarà lui a dare tutte le istruzioni sul da farsi. Esatto, al primo sintomo. In assenza di questi infatti la situazione si complica e non di poco.

È il caso di un signore che per lavoro avrebbe dovuto effettuare l'analisi del tampone: "Abito in Versilia, ma per questioni lavorative viaggio spesso fuori dall'Italia e ora dopo mesi di fermo stiamo cominciando a muoverci di nuovo - racconta - Per poter ricominciare è necessaria la verifica della negatività al virus nelle 72 ore prima della partenza, cosa che stando alle procedure dell'Asl nord ovest diventa impossibile".

Già, perché privatamente sul territorio non esistono strutture che svolgono questo tipo di analisi - nemmeno in casi di emergenza - e attraverso la sanità pubblica le tempistiche tra la richiesta e l'effettivo possesso del risultato annullano la validità del tampone stesso, obbligando così la persona alla quarantena in caso di spostamento. "Il medico di famiglia mi ha consigliato di rivolgermi al centro analisi di Lucca dove a loro volta mi hanno rimandato al punto di partenza per fare la richiesta di pre accettazione attraverso l'Asl, la quale poi mi avrebbe dato un appuntamento - continua a raccontare Francesco, il signore in questione - Dopodiché arriviamo ai tempi di consegna, in quanto avrei ricevuto i risultati ben cinque giorni dopo il test, cosa che mi avrebbe comunque impedito svolgere il mio lavoro".

A pagamento dunque non è possibile certificare l'assenza del virus nel corpo se non attraverso il test sierologico. Attraverso la sanità pubblica le tempistiche si allungano tanto da diventare un cane che si morde la coda e così le persone - salvo sintomi gravi - non si sottopongono alle analisi, rinunciando ai controlli e il numero di tamponi diminuisce. Non solo, in caso di urgenza diventa impossibile riuscire a effettuarlo. La domanda che sorge spontanea è il motivo di questa scelta da parte di una zona come la Versilia che, soprattutto in questi mesi, vede un via vai continuo di gente. Il punto è che basta spostarsi un po' per capire che non è così in tutta Italia. Francesco ad esempio è riuscito a risolvere il problema delle tempistiche rivolgendosi all'Asl Toscana Centro, dove le strutture private esistono e gli hanno permesso di iniziare a lavorare in maniera tranquilla.

Questo è un caso su tanti. È successo a Francesco, ma poteva essere Maria, Giovanni o chiunque altro. Non tutti fra l'altro hanno la possibilità di recarsi in centri privati e stando ai tempi dell'Asl nord ovest molti preferiscono rinunciare. Se poi aggiungiamo che talvolta la pre richiesta, in assenza di sintomi, non viene accettata la situazione si trasforma in un circolo senza fine. 

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