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Scritto da Redazione
Cronaca
17 Agosto 2020

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A seguito della polemica che si è scatenata in questi giorni sulla pagina Facebook dei “Veri amici del museo della marineria Alberto Giani”, dove si accusa l’Istituto Nautico Artiglio e il dirigente Nadia Lombardi di aver lasciato al degrado un’imbarcazione della scuola, è la stessa preside ad intervenire: «Il degrado della lancia Vega non è attribuibile alla scuola, ma alla Provincia che ne è proprietaria, noi la teniamo in comodato d’uso! Quando arrivai al Nautico l’imbarcazione era già inutilizzata e mi premurai di chiedere un incontro con i diretti interessati per rimetterla in sesto: si arrivò ad un accordo verbale tra me, l’assessore Rossana Martino, il vicesegretario della Provincia e l’allora presidente del Museo della Marineria. In pratica – spiega Nadia Lombardi – il restauro sarebbe stato affidato ai maestri del museo e l’imbarcazione doveva essere alloggiata sul canale Burlamacca e in estate utilizzata dal museo stesso. Dalla Provincia però non arrivò mai la convenzione per dare il via ai lavori, nonostante le mie continue sollecitazioni. Dunque le persone che hanno scritto pubblicamente sui social quel post a mio parere diffamante, si informino meglio e se davvero fossero “amici” del Museo e del nostro Istituto, avrebbero potuto portare avanti insieme a noi la battaglia per far ristrutturare il Vega e magari avere un confronto con la sottoscritta, senza sparare a zero con questioni inesatte e che vanno a ledere il buon nome di un Istituto che negli anni è cresciuto molto e si è fatto apprezzare anche a livello nazionale: è stato acquistato il simulatore di plancia più innovativo d’Italia e per ultimo anche una nuova imbarcazione che avrà il suo posto barca gratuito grazie ad Icare. Mi riservo – conclude la preside - di intraprendere vie legali, anche perché oltre ad aver scritto cose inesatte, qualcuno si è introdotto all’interno della scuola, che è proprietà privata, a scattare foto, senza il mio permesso». A spiegare la storia della Lancia Vega ci pensa Francesco Pieri che al Nautico Artiglio ci ha passato tutta la sua vita, prima come studente e poi come assistente tecnico: «la barca era già in dotazione della scuola negli anni in cui ero un alunno – dice -, probabilmente da quando il Nautico ha aperto i battenti. Nel 2009 è stata restaurata a spese della scuola, un lavoro costato circa 20 mila euro, ma durante il varo del 2010 il Vega imbarcava acqua. Da allora non è stata mai più utilizzata, anche perché non è mai arrivato il via libera della Provincia per iniziare i lavori. Si tratta – conclude Pieri - di una lancia in legno di circa 10 metri e mezzo, con una capienza di 10 vogatori e poteva essere utilizzata sia a remi e contemporaneamente essere armata con due vele triangolari ed un fiocco».

Precisazione di Carlo Francesconi e Marco Pardini a nome dei Veri amici del museo della marineria Alberto Giani:

Nel post sui Veri amici del museo della marineria non vengono fatti riferimenti a enti, scuole o persone.
Nel post vengono inserite due foto della situazione attuale del natante. La barca è in una posizione dove è fotografabile dalla strada. Nemmeno coperta. 
Quello che viene chiesto è di fare chiarezza a come si è arrivati a questa situazione. Ovviamente rispondiamo positivamente alla richiesta di confronto, sempre auspicabile.

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