Il 23 settembre, l'Ucraina e il mondo intero celebreranno il 150° anniversario della nascita della famosa cantante lirica ucraina Solomia Krushelnytska. Un anniversario significativo che anche il Comitato Esecutivo l'Unesco ha voluto sottolineare concedendo il proprio patronage a questo anniversario in cui si ricorda una delle grandi interprete del melodramma. "La Fondazione Festival Pucciniano ha sin dall'inizio della guerra cercato di testimoniare vicinanza al popolo Ucraino- dichiara la presidente Maria Laura Simonetti- lo abbiamo fatto con gli "strumenti" della nostra attività, ovvero la musica. Questo invito a Leopoli è davvero la testimonianza di come, grazie alla musica e a Giacomo Puccini, sia possibile costruire ponti di amicizia durevoli nel tempo e non scalfiti da odio e da violenza. La musica ci consente di provare emozioni senza distinzione di lingua, religione ed etnia. Grazie al Teatro di Leopoli, al nostro Ministero degli Esteri che attraverso la diplomazia culturale ha contribuito a realizzare gli eventi di Torre del Lago e di Leopoli, alla Citta di Viareggio e a tutti gli artisti che hanno consentito di scrivere due pagine significative nella storia della nostra Fondazione".
L'opera lirica, Giacomo Puccini e Solomia hanno nel tempo contribuito a creare un solido legame tra l'Italia e l'Ucraina, soprattutto con la citta di Leopoli che al soprano ha dato ai natali e dove nel teatro nazionale si rappresentano molti titoli del repertorio italiano, amati dal pubblico ucraino. Fu in Italia che iniziò il trionfo internazionale e il riconoscimento mondiale di Solomia Krushelnytska. E fu l'opera pucciniana Madama Butterfly a consacrarla tra le grandi interpreti. Scelta proprio da Giacomo Puccini fu lei l'interprete della rappresentazione di Brescia che risollevò il capolavoro pucciniano dalla clamorosa caduta del Teatro alla Scala. La sua voce ha trionfato sui grandi palcoscenici d'opera italiani a Milano, Trieste, Palermo, Napoli, Brescia e molti altri. Il maestro Puccini definì Krushelnytska "la farfalla più bella e affascinante", e lo stesso Arturo Toscanini considerava un onore dirigere spettacoli con la sua partecipazione. Krushelnytska era l'aristocratico italiano Cesare Riccioni.
"La Boheme che abbiamo avuto l'opportunità di presentare a Torre del Lago- ha dichiarato Vasyl VovKun direttore generale e direttore artistico del teatro di Leopoli - è stata per noi una grande dimostrazione di solidarietà e sostegno durante il difficile momento della guerra, che stiamo combattendo per conquistare la nostra indipendenza e preservare la nostra identità; una iniziativa che è stata anche ulteriore testimonianza dello speciale legame culturale tra i nostri Paesi. In segno del nostro speciale rispetto e gratitudine per il vostro sostegno, abbiamo l'onore di invitarvi a partecipare alla celebrazione di questo importante evento della vita del nostro teatro e del nostro Paese e di accogliere come direttore del Gran Concerto in occasione del 150° il direttore musicale del Festival Puccini di Torre del Lago Alberto Veronesi "Solomie! Brava!"Gli eventi festivi dureranno dal 19 al 25 settembre.
"È un grande onore essere stato scelto per celebrare la grande Solomia. Ringrazio molto la Fondazione Festival Pucciniano e il nostro Istituto Italiano di Cultura con il suo direttore Edoardo Crisafulli che hanno fatto da tramite con le Autorità ucraine, con il Teatro e con il Ministero della Cultura, per rendere possibile questa bella collaborazione che celebra Solomia, Puccini, Viareggio, Leopoli e la musica. Recarsi in Ucraina per un concerto, tra l'altro il primo grande concerto in un grande teatro nazionale diretto da uno straniero dall'inizio della guerra, significa qualcosa di più che organizzare una tournée nelle nostre pacifiche città europee. È un segno di rinascita culturale, un segno di normalità riconquistata, un segno di grande fiducia. Percorreremo con la grande orchestra e il grande coro del Teatro Nazionale di Leopoli i capisaldi del repertorio di Solomia", conclude Veronesi brani da Madama Butterfly, Otello, Trovatore, Carmen, Manon Lescaut, Lohengrin e Tannhauser".