Conoscenza, strategia, coraggio: sono le linee guida che hanno ispirato l'inizio del percorso per la realizzazione del Piano di sviluppo territoriale a base culturale della città di Pietrasanta, presentato questa mattina (venerdì 31 gennaio) nel salone dell'Annunziata alla presenza di numerosi esponenti delle categorie economiche, artistiche e della ricettività turistica locale.
"L'idea di intraprendere questo percorso – ha spiegato Alberto Stefano Giovannetti, sindaco e assessore alla cultura di Pietrasanta – è nata un anno fa, quando il Comune di Carrara ci contattò perché lo affiancassimo nella candidatura a Capitale italiana dell'Arte contemporanea. I tempi erano molto stretti, troppo per un impegno di questa portata. E noi avevamo in mente un altro tipo di lavoro. Quindi la collaborazione non si concretizzò. Però, da lì, è iniziato il nostro percorso, insieme a PromoPA Fondazione che sì, sarà utile anche a comporre il dossier per la candidatura di Pietrasanta a capitale italiana dell'Arte contemporanea 2027 ma non voglio che sia letto solo in questa direzione. Anzi, il nostro obiettivo principale è un altro: un piano strategico della cultura, da aggiornare via via che se ne presenti la necessità, come base su cui pensare lo sviluppo di Pietrasanta nei prossimi anni. Partendo dall'analisi di criticità e punti di forza e iniziando, oggi, un percorso di co-progettazione con il territorio, per raccogliere il contributo di persone, enti, gruppi e organizzazioni su alcune tematiche che sono state indicate come prioritarie. Per consolidare Pietrasanta come modello di eccellenza culturale, in grado di coniugare tradizione e innovazione, all'insegna del contemporaneo".
"Pietrasanta è una città d'arte – ha proseguito Francesca Velani, vicepresidente e reponsabile Area cultura e sostenibilità di PromoPA Fondazione – prima ancora che una destinazione turistica. La sua identità si fonda sull'arte, l'artigianato e la creatività, elementi che ne fanno un punto di riferimento internazionale. Il Piano di sviluppo culturale su cui la Fondazione PromoPA sta lavorando, su incarico dell'amministrazione comunale punta a rafforzare questo ruolo, mettendo la cultura al centro dello sviluppo attraverso un approccio strategico che favorisca il dialogo tra istituzioni, operatori culturali e turistici, cittadini e imprese. La cultura è il motore per ripensare l'attrattività della città, integrando la dimensione turistica in una visione più ampia e sostenibile. Pietrasanta ha il privilegio di unire cultura e mare, offrendo un sistema di esperienze complementari che ne accrescono la capacità di interessare e conquistare, anche in chiave di destagionalizzazione. Questo potenziale può essere valorizzato ulteriormente con un modello di governance della dimensione culturale e turistica, costruito su un percorso di coinvolgimento degli operatori locali e su una visione condivisa per definire le strategie di sviluppo futuro".
Da giovedì 13 febbraio e per i due successivi (20 e 27) si svilupperà il percorso di ascolto e confronto rivolto agli operatori e alle categorie economiche del territorio: tre appuntamenti a tema, tutti nel salone dell'Annunziata e con inizio alle 17 (durata circa due ore) ai quali gli "stakeholder" potranno iscriversi gratuitamente registrandosi al link: https://www.promopa.it/scheda-di-iscrizione/?cp=TAVOLI_PIETRASANTA. Nel primo "tavolo" si parlerà di "Programmazione culturale: dalla visione alla governance pubblico-privata"; l'appuntamento del 20 avrà come tema "Infrastrutture per la cultura. Progetti di recupero e rigenerazione"; quello del 27 "Destinazione Pietrasanta: un brand culturale tra prodotto turistico e promozione territoriale". A guidare i confronti ci saranno Monica Torti, dirigente del Comune di Pietrasanta e, per PromoPA Fondazione, Francesca Velani, Irene Panzani e Cristiano Casa: "Se dovessi sintetizzare con un termine il risultato di questa prima analisi – ha concluso Casa – utilizzerei la parola opportunità. Parlando di turismo, credo che quello che dovremmo fare sfruttando questa opportunità è creare una governance perché è fondamentale che il settore turistico non venga lasciato a se stesso. L'opportunità è quella di creare una cassetta degli attrezzi che ci consenta innanzitutto di lavorare sul prodotto, migliorandolo per poi andarlo a raccontare al mercato".