I sempreverdi, le piante che non muoiono. Questo insegnano all’elementari nell’ora scienze. E tu, fermo al banco, li immagini lì, a crescere per sempre. A Viareggio sono il simbolo della città, i pini. Con la loro imponenza riparano dal sole estivo, danno la vita agli animali e caratterizzano i parchi.
Oggi, però, qualche di loro non c’è più. Eliminati da quello che rimane della pineta di Levante. Allora quel bambino dell’elementari se lo chiede: “Ma non dovevano non morire mai?”.
Ecco che la risposta arriva dall’assessore Federico Pierucci: “Pianteremo altre tipologie di essenze. I pini non sono né autoctoni, né adatti a un contesto densamente urbanizzato”.
Colpiti e affondati, i cittadini, le associazioni ambientaliste e i partiti politici - dai comitati a Italia Nostra - sono scesi in piazza per protestare contro l’abbattimento dei pini previsto dal comune. “Gli alberi vanno amati non tagliati”, “Riqualificare non significa tagliare”, sono solo alcune delle frasi echeggiate ieri in largo risorgimento durante la manifestazione organizzata. Una pineta senza pini perde la sua essenza, questo il pensiero dei presenti. Il piano comunale prevede una riqualificazione basata sul cambiamento, ma in questa direzione i cittadini arricciano il naso. E non solo. Non si fermeranno qui, combatteranno finché qualcuno non ascolterà la loro voce.
Chiara Bernardini
Foto Lorenzo Lombardi