La regione Lombardia, bisogna dirlo, a livello di vaccinazioni anti Covid-19 sta battendo, di gran lunga, la Toscana.
In una delle regioni maggiormente colpite dai contagi del Covid vengono, già, vaccinati i caregiver, figure di riferimento per cittadini portatori di disabilità e/o vulnerabili. La pratica è la medesima per tutti, durante la prenotazione online, sotto la categoria <elevata fragilità>, oltre ad iscrivere il soggetto disabile vi è la possibilità di inserire anche il suo caregiver, una persona, nominata tutrice, che si occupa, appunto, di seguire quotidianamente il cittadino esposto a costanti rischi.
In Lombardia tutto è stato organizzato nel migliore dei modi, grazie anche all'assessore regionale Alessandra Locatelli, che ha permesso la vaccinazione dei conviventi dei vulnerabili, all'interno dei centri specialistici di riferimento. Il giorno del vaccino hanno, semplicemente, l'obbligo di presentarsi con l'autocertificazione.
In Toscana, invece, viene permesso, al momento dell'iscrizione sul portale, di inserire il caregiver in questione ma, una volta stampati i documenti dell'assegnazione del vaccino, risulta semplicemente il nominativo del soggetto fragile. Com'è possibile tutto questo? Probabilmente se avessero evitato di vaccinare la categoria degli avvocati, al momento, le quantità di vaccini presenti basterebbero e, forse, avanzerebbero per sostenere chi, realmente, ne ha il bisogno.
Sandra da Prato, consigliere comunale, appartenente al partito Lega, del comune di Pietrasanta, dichiara: ''Se si dovesse ammalare, di Covid-19, colui o colei che assiste un soggetto disabile o comunque vulnerabile, chi potrà intervenire nell'assistenza di quest'ultimo? Siamo di fronte ad un chiaro esempio di occhi ricoperti da fatte di prosciutto, molto spesse peraltro, se non ci si rende conto di quanto poco vengano presi in considerazione gli assistenti dei fragili. Tutto questo dovrebbe surclassare le singole posizioni politiche o le varie lamentele che caratterizzano l'essere umano; in questo caso si tratta della salute di chi ha, da sempre, maggior bisogno di aiuto da parte delle istituzioni''.
L'augurio è quello che finalmente venga data voce a tutte quelle persone che combattono ogni giorno contro malattie di vario genere e che, l'arrivo del Covid, ha oscurato ancor di più, rendendo difficile anche portare a termini semplici eventi quotidiani, quale andare a fare la spesa, proprio per il terrore di poter tornare a casa e contagiare il soggetto che, per la sua costante fragilità, dovrebbe ottenere maggiore forza e sostegno dallo Stato, ma in questo caso, oserei dire, dalla regione, la Toscana.