Lo streetball è tornato a Viareggio dopo quasi vent'anni. Il campetto allestito per l'occasione davanti piazza Campioni – dove prima c'era la ruota panoramica – ha visto competere varie squadre di giovani amatori, esperti e non, in un torneo che si è concluso ieri sera.
Un'iniziativa organizzata con un privato.
"Francesco Becciani è la persona che nel novembre scorso si è presentata nel mio ufficio con un uomo di due metri e dieci– spiega Rodolfo Salemi, assessore allo sport – che rispondeva al nome Giacomo Galanda. Cestista campione d'Europa, medaglia d'argento alle olimpiadi, 3 volte campione nazionale di basket in Italia.
Una manifestazione che si dedica allo sport e che è dedicata a tre persone che avevano un legame con questa disciplina.
"Vorremmo dedicare questa manifestazione a Marco Pedonese un ragazzo di 17 anni che perse la perse la vita in un campetto di streetball. Stava giocando a calcetto, ma la sostanza non cambia: si tratta di ragazzi che si ritrovano per strada a fare sport – continua Salemi –. Vogliamo inoltre ricordare altre due ragazzi che appartengono alla comunità del basket e a quella di Viareggio: Diego Malfatti e 'Coach' Colombi, che ha allenato per tanti anni il Vela Basket e scomparso pochi mesi fa".
Un evento partecipato.
"Un evento bello, che credo sia riuscito benissimo lo testimonia la partecipazione, lo testimoniano i big: ieri – l'altro – c'era Fabio Mian, oggi di fianco a Galanda c'è Massimo Bulleri, un altro che ha vinto tutto con la Benetton Treviso. È un evento bello che mi auguro possa costituire l'anno zero – conclude Salemi – di un percorso che possa diventare consuetudine nell'estate viareggina".
Una manifestazione che dimostra come anche a Viareggio ci sia un grande potenziale, certo, per lo sport, ma, probabilmente, anche per molti altri tipi di iniziativa.
La giusta organizzazione e una buona pubblicità, anche favorita dal luogo – la passeggiata è probabilmente la migliore location dove organizzare questi eventi, per l'accessibilità, per le dimensioni e per la sua ampia frequentazione –, possono fare la differenza fra la riuscita e la non riuscita di un evento.
Potrà questa manifestazione fare da buon esempio e essere davvero l' "anno zero" non solo per gli eventi sportivi, ma per lo spirito d'iniziativa di Viareggio?
Foto Alfredo Scorza