“Dispiace che il presidente Bani consideri le affermazioni fatte delle associazioni ambientaliste in malafede: le associazioni ambientaliste dedicano al parco tempo, passione e studio, e le affermazioni fatte non sono né in malafede né tanto meno assurde”.
È con queste parole che le associazioni ambientaliste del territorio (Amici della Terra, Comitato Le Voci degli Alberi, Italia Nostra, Comitato per la Salvezza della Pineta e Legambiente) esordiscono nel loro comunicato congiunto in risposta alle ultime uscire del parco di Migliarino-San Rossore Lorenzo Bani.
Non c’è nessuna malafede nelle loro parole, sentenziano le associazioni, ma solo l’interesse e la voglia di preservare uno scrigno di biodiversità che rischia di veder diminuire sempre più la propria superficie a causa delle pressioni dei comuni limitrofi. C’è bisogno di adeguarsi alle nuove leggi italiane ed europee, e di conseguenza ampliare e non decurtare gli spazi del parco.
“E visto che il presidente dichiara che dobbiamo adeguarci alle novità di legge intervenute dopo il 1976, vogliamo ricordare che la Nuova strategia europea a tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici chiede espressamente di trasformare, almeno, il 30percento di superficie territoriale in zone protette gestite in modo efficacie. In Italia, solo il 10,5percento della superficie nazionale è costituita da aree protette e gestite non proprio in modo efficace Vorremmo adeguarci e vedere la superficie attuale del parco aumentata e non diminuita”.