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Scritto da Redazione
Cronaca
27 Giugno 2020

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Domenica 21 giugno alle 17:30 si è conclusa l’azione in due tappe per la tutela dell’integrità del Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.

"Arrivare a questo felice risultato - esordisce la Rete per la Tutela del Parco MSRM - è stato un percorso lungo e complesso che ha visto interagire in rete diverse realtà ambientaliste tra movimenti e associazioni.  Amici Della Terra Versilia, Extinction Rebellion Toscana, Earth Strike Lucca, Fridays For Future Versilia, Fridays For Future Pisa, Legambiente Versilia e WWF Alta Toscanae LIPU Pisa hanno cooperato insieme per sensibilizzare l’opinione pubblica sul Parco: un valore spesso dimenticato, per molti quasi sconosciuto, ultimo polmone verde in una delle aree più urbanizzate d’Europa".

"Con la sua Biodiversità - spiega - il Parco costituisce anche l’unico  baluardo nel contrastare i cambiamenti climatici in atto perlomeno a livello locale. Viviamo in un periodo storico che ci impone di prendere coscienza degli ormai incontestabili limiti del mondo in cui viviamo e dell’emergenza climatica. Questo  ci porta a riflettere su come vogliamo vivere nei prossimi decenni ed agire tutelando i nostri territori per creare le alternative che auspichiamo a livello globale. Il nuovo Piano Integrato del Parco è in elaborazione e nei  documenti finora pubblicati abbiamo riscontrato   ambiguità nella ridefinizione delle “aree esterne”, descritte non come parti strutturali del Parco, ma come “aree contigue” che la legge nazionale non considera aree protette e quindi gestite dai Comuni e non direttamente dal Parco come avviene invece per le attuali “aree esterne.“ Ciò ha causato preoccupazione e diverse  realtà ambientaliste  temendo il ridimensionamento del Parco e la perdita di biodiversità, hanno deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica per ricordare il perchè sia necessario difendere il Parco,  invitando ad esprimere con contributi la propria  opinione all’interno del processo partecipativo della Regione".

"Ci è stato risposto - afferma la Rete - che i nostri timori erano infondati e la nostra campagna ingiustificata. A queste affermazioni non possiamo che dire: “speriamo di esserci sbagliati”. Ma il valore della nostra scelta e azione politica rimane, chi ci amministra deve  riflettere oggi più che mai sul valore delle aree protette e in tal senso nulla deve essere dato per scontato e tutti devono essere informati adeguatamente del processo amministrativo in corso. Se l’amministrazione regionale conferisce un valore al processo partecipativo da lei avviato, non può che riconoscere l’importanza della campagna mediatica finora svolta.  Se dobbiamo partecipare è giusto essere in molti  e noi abbiamo lavorato affinché ciò avvenisse". 

"La nostra azione a Viareggio e Pisa - conclude - è servita a promuovere e diffondere con forza quel sentimento di dignità ambientale indispensabile a capire che non abbiamo  più tempo per risolvere il problema dell’emergenza climatica ed è un dovere politico fare qualcosa, nei nostri confini come nel resto del pianeta. Per rassicurare noi e i cittadini  sulla tutela dell’integrità territoriale del Parco, chiediamo di avere risposte sulle seguenti richieste: Che la superficie del Parco rimanga quella attuale di 23.139,98 ettari, ed eventualmente sia aumentata; Che le “aree esterne” non diventino “aree contigue”, ma continuino ad essere parte strutturale del Parco come avvenuto finora senza cambiare nulla. Che le selve centenarie vengano tutelate e non tagliate. Che si intervenga sull’erosione anche rivedendo il progetto della Darsena Europa di Livorno; Che venga ripensato il sistema della Bonifica per contrastare il fenomeno di salinizzazione; Che si provveda a risanare il Lago di Massaciuccoli e la qualità dell’acqua del Fiume Morto; Che non si colga l’occasione per sanare i tanti piccoli abusi che il Parco non ha avuto finora la forza di impedire".

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