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Scritto da Redazione
Cronaca
22 Aprile 2021

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Nuovi arresti della polizia nella pineta di Levante, altri due spacciatori sono stati arrestati e altro stupefacente sequestrato.

Ieri pomeriggio gli uomini della Squadra Mobile con i colleghi del commissariato di Viareggio, coadiuvati dagli operatori del Reperto Prevenzione Crimine Toscana impiegati in un servizio straordinario di controllo della Pineta di Levante, hanno perlustrato l’intera area boschiva e hanno intravisto, lungo i binari della ferrovia, tre uomini che si sono dati alla fuga.

Due di loro sono stati fermati, dopo un lungo inseguimento, nella porzione di pineta appartenente al comune di Vecchiano. Avevano un coltello e cinquemila euro in contanti, mentre sul luogo del primo avvistamento la polizia ha rinvenuto grossi quantitativi di stupefacente: complessivi 160 grammi di cocaina, in parte già confezionata in dosi, e diversi panetti di hashish per il peso complessivo di 1 chilo e duecento grammi.

Sono finiti in manette, in flagranza del reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, E.A. marocchino del ’93 e D.S. tunisino del ’81, entrambi irregolari e senza fissa dimora.

D.S. è risultato destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione Pusher, condotta dalla Squadra Mobile nel 2018, mentre E A. è fratello di E.A. (1995), noto con il soprannome di BIMBO, latitante dal 14 dicembre scorso, quando è sfuggito alla cattura in esecuzione dell’ordinanza cautelare restrittiva emessa nell’ambito del procedimento coordinato della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze.

In quella data e nei giorni immediatamente successivi la polizia operò nella provincia di Lucca circa nove arresti di soggetti riconducibili all’organizzazione indagata, organizzazione che aveva eletto la pineta a base operativa adibendola a piazza di spaccio, presidiata notte e giorno, anche con l’uso di armi, con sentinelle, addetti allo spaccio e addetti all’approvvigionamento di viveri, alla costruzione di manufatti per dormire, cucinare e per nascondere lo stupefacente. Oltre agli arresti, furono sequestrati 110 chili di hashish e 350 mila euro.

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