Fu Angelo Motta, circa 100 anni fa, a proporre il consumo natalizio del panettone per, già allora, una precisa strategia di marketing. E così è stato per quasi un secolo. Sono passati 14 anni da quando nel 2010 Davide Paolini, allora conosciuto come il gastronauta, organizzò a Milano un “goloso” evento: Panettone tutto l’anno. “Violazione della tradizione? Assolutamente no – dice Davide Paolini. Trattasi di fake news perché non c’è alcun legame religioso o storico con il Santo Natale. Si tratta di un’invenzione della tradizione, divenuta poi consuetudine, come tante fattispecie del genere, teorizzate dagli storici E.Hobsbawn-T.Ranger.” Ma siamo alla fine dello scorso secolo quando lo stesso Paolini lanciò una sorta di provocazione invitando maestri pasticceri e aziende artigianali a produrre il panettone in tutte le stagioni. “Una mia stravaganza? Una tradizione profanata? – continua Paolini. Così anni fa, molti anni fa venne commentata la mia idea di lanciare il panettone d’estate. Il poi è stato un successo da quel mio primo articolo, in prima pagina, sul Sole 24 ore, alla fine degli anni’90 e dal mio tour di Ferragosto in alcuni stabilimenti balneari di Forte dei Marmi di Milano Marittima, di Alassio, in molti ristoranti e gelaterie sparse per l’Italia vacanziera. Così sulle ali di questa “spinta” in tanti hanno varato poi eventi, iniziative più o meno originali. “Sa va sans dire”. La vera mia molla è stata innanzitutto il piacere di gustare il panettone durante tutto l’anno a colazione, a pranzo con la mortadella o con la spalla cotta, a notte con un calice di champagne rosé. Piacere ma pure idea mkt oriented perché prolunga l’attività dei pasticcieri che, in estate hanno un’offerta ridotta di prodotti, proprio per il caldo, che ostacola molte produzioni.” Ma allora, panettone a Ferragosto? Perché no! Sotto l’ombrellone in spiaggia, nel cesto del picnic, sulle tavole apparecchiate in terrazza o in giardino, dopo quella provocazione, compare sempre più spesso il grande lievitato che quindi non è più associato solo al Natale, ma ora al Capodanno dell'estate, il Ferragosto. E per quel giorno la tradizione si è rinnovata sulle “sabbie nobili” di Forte dei Marmi con un’anticipazione al Bagno Silvio che quest’anno ha compiuto 106 anni con la gestione della stessa famiglia giunta alla quarta generazione. Ci ha pensato Gabriele Filippini patron di Fiore 1827 la storica Azienda dolciaria di Siena che fra poco compirà 200 anni, orchestrando una cena con ospite lo stesso Davide Paolini dove è stata presentata la versione estiva del tradizionale dolce, adesso farcito con pesca e albicocca. Ma prima, per i pochi ospiti, sono state apprezzate le tradizionali bruschette alle arselle del Forte, accompagnate da Lady F, un raro vino bianco da uve Orpicchio prodotto a Bolgheri da donne Fittipaldi. E sul panettone? Dopo un simpatico consulto fra Davide Paolini e Gabriele Filippini sono stati entrambi d’accordo per un Superiore di Cartizze di Bellussi. “Dopo anni da spettatore e la divertente esperienza dell’anno scorso, – conclude Paolini – ho accettato con piacere l’invito di Gabriele Filippini a rinnovare ‘lo strappo’ di un 3 chili di questa icona artigianale del made in Italy per augurare un’estate all’insegna del gusto.” Perché d’estate per il panettone “è vietato” utilizzare il coltello: non si affetta ma si strappa con le mani senza troppi impicci di galateo. E sovvertendo l’antica indicazione di offrirlo in modo più raffinato cimentandosi con il cucchiaio e la forchettina da dolce. Diventa simpatico e socializzante sbizzarrirsi in quella pratica così diretta, divertente e gustosa, afferrando con le mani porzioni del lievitato rendendo l’idea di un prodotto oggetto di forte voglia ma anche di affiatata convivialità.
Il panettone: un dolce per tutte le stagioni firmato Fiore 1827
Scritto da Redazione
Enogastronomia
13 Agosto 2024
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