“Ci state rompendo la scuola, e non solo quella”; “Siamo artisti, non numeri”; “Difendiamo la nostra identità”. Questi alcuni degli striscioni preparati dagli studenti del Don Lazzeri – Stagi di Pietrasanta, uno dei due istituti superiori della Versilia al quale verrà imposto un “matrimonio forzato” (l’altro futuro sposo è il Marconi di Seravezza).
Erano belli incazzati i ragazzi martedì mattina, quando hanno deciso di dar vita a un presidio di protesta. Perché a parole questo accorpamento non lo vuole nessuno, fra i politici, ma nei fatti l’iter va avanti.
Insomma, le chiacchiere stanno a zero.
Martedì comunque il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, insieme agli assessori Tatiana Gliori (sociale) e Matteo Marcucci (lavori pubblici), e al capo di gabinetto Gabriele Marchetti ha accolto ragazzi, genitori e insegnanti nella sede municipale distaccata di via Capriglia.
Un accorpamento – ci tiene a sottolineare il Comune in una nota “votato, da ultimo, dal consiglio provinciale di Lucca dove il rappresentante della comunità cittadina Antonio Tognini si era pronunciato con voto contrario esprimendosi, poi, a favore della mozione (da lui stesso emendata) per la proroga di un anno all’eventuale accorpamento disposto fra i due istituti”. Insomma, neanche il Comune la voleva questa fusione, anzi: “Tutto in linea con l’orientamento dell’amministrazione – continua la nota -. da sempre ferma, netta e chiara nel suo no a qualsiasi tipo di accorpamento dello Stagi”.
Nei giorni scorsi il Pd aveva criticato Giovannetti, accusandolo di non aver esercitato abbastanza pressioni sul Governo “amico” per rivedere queste logiche di accorpamenti fra scuole basate solo su freddi numeri.
“La decisione – chiude il sindaco - spetta alla Regione e non è ancora presa. Di recente avevo aggiornato alcuni parlamentari di zona sullo sviluppo della questione: li ricontatterò subito, in particolare gli onorevoli Deborah Bergamini e Riccardo Zucconi, per interessarli in modo ancora più concreto e puntuale. A Firenze, il liceo classico Galileo è stato salvato proprio applicando il criterio di storicità, anzianità, identità e anno di fondazione: ritengo che anche lo Stagi di Pietrasanta abbia i requisiti per beneficiare di questa stessa misura”.