"Dopo aver bocciato la nostra mozione, con cui chiedevamo alla Provincia di Lucca di intervenire per mettere in sicurezza la frana sulla Sp 42 a Stazzema perché, così hanno detto, non avevano le risorse per farlo ora, a pochi giorni di distanza, Pierucci e compagni annunciano di aver pronto il mandato per la risoluzione della situazione, con conseguente reperimento dei soldi necessari. Una ridicola giravolta per cercare di nascondere le evidenti responsabilità del Partito Democratico nel non aver affrontato per anni il tema di quella frana e provare ad attribuirsi qualche improbabile merito".
Intervengono così i consiglieri provinciali di Fratelli d'Italia Mara Nicodemo e Simone Frugoni relativamente alla frana sulla strada provinciale tra Stazzema e Pontestazzemese di cui si sono già occupati nelle scorse settimane.
"La frana è presente da anni – proseguono i due – e finora c'è stata totale indifferenza da parte della Provincia di Lucca e del Comune di Stazzema, entrambi a guida Pd. Anni in cui nulla è stato fatto, se non dopo le nostre sollecitazioni e quelle dei consiglieri comunali di Luce a Stazzema, che hanno portato però alla sola messa in sicurezza del cantiere. Ma per provare a negare questa evidenza Pierucci e compagni hanno prima respinto la nostra mozione, poi gridato allo scandalo contro il Governo Meloni, ormai un sempreverde, e ora annunciano di dare a breve il mandato per il ripristino della frana e di essere al fianco del Comune nel reperimento dei fondi necessari. A noi, ovviamente, interessa il risultato, visto che coerentemente pensiamo a fare l'interesse delle comunità, e non il nostro, anche dai banchi dell'opposizione. Troviamo però assurdo l'atteggiamento del Pd che si dimostra, anche a livello locale, più preoccupato di salvaguardare i propri interessi di partito e la propria immagine che di altro".
"Non potremo che essere contenti – chiudono i due esponenti di FdI - qualora l'intervento si concretizzasse, ma rimane il dubbio sulla coerenza di chi guida la Provincia e sull'effettiva capacità di governare un organo di tale importanza per il territorio".