L'amministrazione comunale di Forte dei Marmi esprime la propria ferma condanna per il grave episodio di violenza avvenuto sabato sera nei pressi del palazzetto, a pochi minuti dall'inizio della semifinale scudetto di hockey tra Forte dei Marmi e Lodi.
“Un'aggressione inaccettabile e vile – si legge in una nota del Comune - ai danni di un tifoso lodigiano che era venuto a seguire la partita come semplice appassionato sportivo e che è stato brutalmente colpito, riportando fratture al viso, alle costole e altre lesioni”.
Il consigliere allo sport Alberto Mattugini, nella giornata di domenica, ha fatto visita al tifoso ferito all'ospedale Versilia insieme a Giuseppe Colombo dirigente della società sportiva del Lodi: "Ho voluto portare personalmente – dice - a nome del Comune di Forte dei Marmi, un segno concreto di vicinanza. L'ho trovato tranquillo nonostante la violenza subita. Era venuto a vedere una partita dopo aver cenato in un ristorante del paese. Quanto accaduto non ha nulla a che fare con dinamiche da ultras, ma resta un fatto grave e ci riguarda tutti".
Dai primi racconti e confronti avuti anche con i gruppi organizzati di tifosi locali, emerge che i responsabili potrebbero non appartenere alla comunità sportiva fortemarmina, da sempre animata da spirito di rispetto e sana passione.
"Forte dei Marmi è terra di sport, ospitalità e civiltà – prosegue Mattugini – e simili episodi non possono e non devono trovare alcun spazio nella nostra comunità. Abbiamo il dovere di tutelare l'immagine e i valori che ci rappresentano. La condanna di questo gesto è unanime, anche da parte degli stessi tifosi del Forte dei Marmi, giustamente indignati per un'aggressione che getta discredito su tutto l'ambiente".
"Come amministrazione comunale – conclude Mattugini - nel ribadire la totale estraneità della città a simili comportamenti, auspichiamo che le forze dell'ordine possano individuare al più presto i responsabili e assicurarli alla giustizia. Alla vittima dell'aggressione vanno i più sentiti auguri di pronta guarigione e l'invito a tornare presto a Forte dei Marmi, che non si riconosce in alcuna forma di violenza".