Ormai è una costante che a seguito del maltempo l'illuminazione pubblica lungo la provinciale per Stazzema, all'altezza di Mulina, vada in tilt. Negli ultimi due mesi è già accaduto varie volte. Adesso è dalla sera del 23 novembre che è buio pesto, salvo alcuni momenti in cui, nelle notti passate, le luci pubbliche si sono distinte per l'effetto albero di Natale, ossia con l'accendi e spegni. A Mulina la linea è vecchia e varie volte negli ultimi vent'anni è stato fatto presente alle amministrazioni comunali che l'impianto di illuminazione pubblica andrebbe rifatto. La linea evidenzia cavi penzolanti e gravati da alberi. L'illuminazione salta e lascia nel buio pesto la provinciale proprio in quelle particolari situazioni che diventano più critiche e il funzionamento dell'illuminazione pubblica è fondamentale per rispondere alle eventuali emergenze sanitarie o ambientali. Occorre rifare l'illuminazione pubblica e verificare, dopo il mezzo secolo trascorso, se la solidità dei pali di ferro della linea non siano stati intaccati dalla ruggine. Serve una illuminazione efficiente ma anche caratterizzata da lampioni dal design più architettonicamente rispondente al contesto urbano di una frazione che ha storia e ancora vestigia di un passato da valorizzare, dove sono aperti due ristoranti molto frequentati. Mulina a parole è definita porta del Parco nazionale della Pace ma alla fine è per ora una porta sul buio, con la Materna Martiri di Mulina ancora da riaprire e i lavori alla chiesa di San Rocco in grande ritardo. Per la Materna la riapertura fu addirittura annunciata per l'anno scolastico 2021-22. L'ultimo annuncio dato a settembre è che riaprirà entro l'anno. I lavori per la messa in sicurezza della chiesa in cui svolse il ministero la Medaglia d'Oro Don Fiore Menguzzo, chiusa dal novembre 2019, dovevano essere conclusi lo scorso mese di ottobre, invece dureranno ancora a lungo.
