Ha letteralmente dato il via allo studio della storia di Viareggio pubblicando i primi libri che ne ricostruivano le vicende fin dalle sue origini. E "inventando" quel Centro documentario storico che è poi diventato il luogo fisico dove custodire atti, documenti, giornali, riviste che – mattoncino dopo mattoncino – sono serviti a chi, dopo di lui, si è dedicato ad approfondire ed ampliare la storia della città. Francesco Bergamini, con la sua vita spesa nello studio e nella ricerca, è insomma il capostipite di quella generazione di storici viareggini che hanno avuto il merito di tenere sempre accesi i riflettori sulle radici della città. Ora, finalmente, è la città ad accendere le luci sulla sua figura. E lo fa in occasione del ventennale della morte di Bergamini.
Grazie alla neonata associazione culturale Libroteca circolante e alla casa editrice Pezzini di Viareggio (che ha pubblicato quasi tutte le sue opere) e con la collaborazione della Croce Verde e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, sabato 28 dicembre si terrà un pomeriggio interamente dedicata a Francesco Bergamini. Un giorno non causale, quello scelto dagli organizzatori, visto che coincide con la data della scomparsa dello storico viareggino, morto appunto il 28 dicembre 2004.
Il programma dettagliato del pomeriggio – che si terrà nella sede della Croce Verde di Viareggio a ingresso libero – è ancora in via di definizione. Ma prendendo spunto dai tre capisaldi scritti o curati da Bergamini – "Viareggio ricorda... ancora" (che darà il titolo alla giornata), "Antifascismo e resistenza in Versilia" e soprattutto il suo capolavoro "Le mille e una notizia di storia viareggina", si parlerà della figura di Bergamini e dell'eredità che ha lasciato alla città.
In questa giornata saranno inoltre coinvolte le scuole cittadine. Grazie alla Fondazione Banca del Monte di Lucca presieduta da Andrea Palestini, verrà donata a ciascuna biblioteca d'istituto una copia di "Le mille e una notizia di vita viareggina", considerata la "bibbia" della storia di Viareggio. Un modo per appassionare anche i ragazzi alla ricerca delle radici della città.