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Scritto da Redazione
Cronaca
30 Marzo 2022

Visite: 917

Tutta l'indagine è nata da un esposto presentato in procura a Lucca, in cui si ipotizzava che dipendenti di strutture sanitarie della provincia, strumentalizzando la propria posizione lavorativa, di concerto con titolari di imprese di onoranze funebri sedenti nel territorio versiliese, avrebbero indotto i familiari di defunti a scegliere, per le esequie, determinate aziende.

L'indagine ipotizza, altresì, che uno degli indagati avrebbe esercitato abusivamente la professione sanitaria, agevolato in ciò da soggetti regolarmente iscritti ad ordini professionali sanitari. 

A finire nel mirino: un medico ematologo, in servizio in una struttura privata della provincia di Lucca convenzionata con il servizio sanitario nazionale, un necroforo, in servizio in una struttura dell'Asl, il contitolare di un'agenzia di onoranze funebri della provincia, e un suo collaboratore. 

Le misure cautelari sono state applicate stamattina, su ordine del gip del tribunale di Lucca, dal personale della squadra mobile della questura e delle sezione di polizia giudiziaria della procura.

Il medico, nello specifico, è ritenuto responsabile di abuso di ufficio, ovvero di violazione del dovere di imparzialità, riservatezza e correttezza: per lui è stata notificata la misura cautelare della sospensione dall'esercizio di qualsiasi servizio o funzione pubblica; stesse accuse e stessa misura applicate al necroforo; mentre il contitolare dell'agenzia funebre è accusato di aver corrotto il medico di cui sopra, al fine di ottenere informazioni finalizzate all'ottenimento di un servizio funebre per una persona morta nella struttura sanitaria convenzionata con il servizio sanitario della regione, presso la quale lo stesso prestava servizio (a lui è stata notificata la misura cautelare della obbligo di presentazione periodica alla polizia giudiziaria); infine, il collaboratore della stessa agenzia è ritenuto responsabile, in concorso, di aver corrotto il medico (stessa misura cautelare del contitolare per lui).

Prima dell'esecuzione delle misure, sono state effettuate sei perquisizioni delegate che hanno consentito di sequestrare materiale informatico ed un ingente quantitativo di medicinali e vari presidi sanitari sulla cui provenienza sono in corso approfonditi accertamenti. 

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