“La musica è un linguaggio di cui non possiamo fare a meno”: queste parole sono diventate lo slogan delle manifestazioni per il ripristino dell’indirizzo musicale nelle scuole del territorio.
È il preside delle scuole medie "Viani" Antonio Debidda a usare esattamente queste parole per dare il via al primo dei due flash mob di questa mattina, 25 maggio, per sensibilizzare sull’importanza della musica nelle scuole: “La giornata di oggi non deve essere polemica - ha detto Debidda -, ma deve dimostrare l'importanza della musica come linguaggio.”
Due flash mob che idealmente ripercorrono tutta la città creando un asse tra la scuola "Viani" e le scuole "Gragnani" di Torre del Lago.
Presente l’assessore Sandra Mei, che ha evidenziato l’importanza di sostenere le scuole in questo percorso attraverso un linguaggio creativo e non distruttivo: “Quello di stamani è un messaggio di speranza, e come si può vedere oggi qua riuniti ci sono oltre voi ragazzi, i vostri insegnanti, le istituzioni musicali del territorio, la pubblica amministrazione, in un abbraccio virtuale, perché quello che sta a cuore a noi adulti è il futuro dei nostri ragazzi. Per questo stamani siamo qui, per fare musica, e per augurarvi un futuro pieno di bellissime cose”.
Alle scuole Gragnani il dirigente scolastico Carlo Bertolozzi, insieme con il vicepreside Barbara Landucci ha spiegato che: “La musica unisce. La musica è importante nella nostra vita. La musica ci fa crescere e ci rende persone migliori”.
Ottimismo, speranza e tre eccellenti musicisti che hanno contribuito a regalare un piccolo assaggio della forza che c’è dietro a delle semplici note.
Elena Giannesi all’oboe, Davide Mais al fagotto e Antonio Fornaroli al clarinetto hanno suonato pezzi che hanno spaziato da un repertorio classico con “O mio babbino caro” dal Gianni Schicchi di Giacomo Puccini a le "Quattro stagioni" di Antonio Vivaldi, a musiche di Ennio Morricone.
Hanno colto l’occasione, con ironia, di spiegare e introdurre anche gli strumenti e sono riusciti a interessare i ragazzi coinvolgendoli con l’ultimo pezzo, dove tutti insieme hanno cantato il celebre passo del “Nessun dorma”: un coro unanime di studenti e insegnanti a dimostrazione di quanto la musica sia passione, emozione e comunicazione.
“Per noi la musica è vita – ha spiegato Davide Mais - e non solo perché è il nostro mestiere. È un linguaggio che non va perso. Crediamo moltissimo in questo, l’importante, sempre, è vivere di sensazioni”.
A evidenziare la scelta dell’ultimo pezzo è Carlo Bertolozzi che racchiude nel messaggio pucciniano di “All’alba vincerò” una speranza per la risoluzione futura.