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Scritto da Redazione
Cronaca
14 Luglio 2023

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Secondo gli studenti della provincia di Lucca, le priorità dell’azione di governo dell’Unione Europea nell’immediato futuro dovrebbero essere la tutela dell’ambiente (68 per cento), la riduzione di disuguaglianze e povertà (63 per cento) e l’impegno per le energie rinnovabili (53 per cento).

Dal microcosmo della provincia di Lucca emergono i profili di nuove forme di cittadinanza che esordiscono fra i più giovani: una cittadinanza ecologica ed europea, che affiora fra gli under 20 lucchesi, più sensibili degli adulti alle tematiche ambientali, più propensi a forme di impegno a tutela del Pianeta.

L’indagine, condotta dall’Istituto Demopolis, in occasione del progetto “Nice to Meet EU” promosso dalla Provincia di Lucca, fra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado tra i 15 ed i 19 anni, racconta di nuove generazioni che fanno la differenza, per un inedito mix di adesione a riferimenti tradizionali e di contestuale attenzione all’orizzonte globale, soprattutto in tema di sensibilità ambientale, contrasto al cambiamento climatico, e consenso attivo agli obiettivi dell’Agenda 2030.

I risultati della ricerca sono stati presentati oggi, venerdì 14 luglio, a Palazzo Ducale, nel corso di in conferenza stampa, dal presidente della Provincia Luca Menesini e dal direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento.

“L’attenzione e la sensibilità sulle tematiche ambientali – spiega il direttore di Demopolis Vento raggiungono il 75 per cento fra gli studenti lucchesi tra i 15 ed i 19 anni. È un dato significativamente più alto della media toscana della popolazione adulta del 60 per cento, rilevata da Demopolis nel luglio 2023, che si contrae ulteriormente al 48 per cento su base nazionale”.

 

“Le nuove generazioni hanno ben capito che l'ambiente richiede tutela e attenzione - dice il presidente della Provincia Menesini -. Sono orgoglioso del dato della nostra provincia, che sicuramente in parte è legato alle politiche che i Comuni del nostro territorio hanno portato avanti in questi anni, dalla raccolta differenziata spinta alla riduzione dell'uso della plastica. Accanto a questo, i percorsi legati alla sostenibilità ambientale nelle scuole svolgono un ruolo strategico. I giovani chiedono al Governo, ma possiamo dire ai Governi, di fare di più sul tema del cambiamento climatico e dell'ambiente e da persona delle Istituzioni Locali mi unisco a questo appello. La transizione ecologica, puntare sul fotovoltaico e l'eolico, è la strada per garantire un mondo migliore ai nostri figli e abbiamo il dovere di farlo. Tutti. Ci vogliono investimenti seri e continui sui territori per fare la svolta necessaria. La svolta culturale le nuove generazioni l'hanno già fatta, tocca a chi governa ascoltare e recepire i loro bisogni e le loro richieste".

 

Sensibilità ecologiche fra i banchi scolastici

La sensibilità ambientale dei ragazzi si rivela particolarmente marcata; e si mantengono elevati in provincia di Lucca i livelli di apprensione dei giovani rispetto alla tutela dell’ambiente, al cospetto di un contesto adulto in cui, di contro, l’attualità della sfida climatica si attenua rispetto ad altre tematiche globali e preoccupazioni quotidiane (l’inflazione, innanzi tutto) che monopolizzano il dibattito pubblico. Fra gli studenti, la preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico (80 per cento) sovrasta oggi i timori per la situazione specifica dei problemi ambientali della Toscana (67 per cento).

In tema di ambiente nella Regione, la principale preoccupazione delle più giovani generazioni in provincia di Lucca è l’inquinamento del mare e dei fiumi (70 per cento): 6 su 10 segnalano la qualità dell’aria, precipua criticità della Piana di Lucca per i dati di inquinamento e smog, ma anche il cattivo smaltimento dei rifiuti e le discariche abusive (51 per cento). Il 53 per cento cita il dissesto idrogeologico, che costituisce da anni una primaria problematica ambientale per la Toscana.

Ad alti livelli di sensibilità, i giovani intervistati dimostrano di associare una buona conoscenza dell’abecedario ambientale: a maggioranza assoluta sono noti termini come energie rinnovabili (95 per cento), riciclo (88 per cento). Sviluppo sostenibile (75 per cento), biodiversità (67 per cento), economia circolare (60 per cento). Si tratta di cognizioni ben più alte di quelle rilevate da Demopolis a livello nazionale.

 

Incidenza dei comportamenti individuali sulla tutela del Pianeta

Abitudini quotidiane, cultura del riuso, disponibilità a cambiare comportamenti

 

L’indagine condotta da Demopolis in provincia di Lucca ha misurato le consapevolezze dei ragazzi sui guasti inflitti al Pianeta e sulle incognite del futuro. Per il 64 per cento, le maggiori responsabilità nel drastico cambiamento climatico e nelle sue conseguenze per l’ambiente sono ascrivibili ai comportamenti dell’uomo. Il 40 per cento attribuisce le responsabilità alle politiche dei Governi.

L’analisi delle abitudini di limitazione dell’impatto ambientale della quotidianità giovanile rivela buone prestazioni ma anche alcune contraddizioni e conseguibili margini di miglioramento. La corretta e regolare differenziazione dei rifiuti (78 per cento), come la limitazione dei consumi energetici (63 per cento) si affermano maggioritarie. Appena 4 intervistati su 10 usano invece mezzi sostenibili per gli spostamenti, 3 su 10 si astengono dall’uso del climatizzatore in estate. Un quarto dichiara l’abitudine familiare di acquisti alimentari a km zero. Solo un quinto punta sui prodotti rigenerati, anche per le tecnologie. Riesce a limitare la condivisione di video e foto sui social e chat appena l’8 per cento del campione.

L’attitudine al riuso ed al necessario allungamento della vita di prodotti e materiali è una pratica già in parte diffusa fra i ragazzi, e con rilevanti margini di miglioramento. Ma esistono altri ambiti in cui più facilmente i giovani si dichiarano pronti a cambiare abitudini per proteggere il Pianeta: limitare il consumo di energia (76 per cento) e differenziare correttamente i rifiuti (71 per cento). Il 52 per cento si dichiara pronto ad incrementare la scelta di alimenti a km 0 e prodotti locali. Ma solo il 15 per cento potrebbe limitare la condivisione di video e foto sui social ed in chat.

 

Urgenze della cittadinanza ecologica ed europea

Quali dovrebbero essere le sfide dell’UE secondo i giovani lucchesi

L’indagine dell’Istituto Demopolis ha analizzato anche le aspettative che i più giovani nutrono rispetto alle istituzioni comunitarie: gli obiettivi dell’Agenda 2023 e la salvaguardia del Pianeta dominano. Secondo gli studenti della provincia di Lucca, l’Unione Europea dovrebbe impegnarsi maggiormente nell’immediato futuro nella tutela dell’ambiente (68 per cento) e nella riduzione di disuguaglianze e povertà (63 per cento). Sempre nell’auspicio di amplificare le dinamiche di sviluppo sostenibile, i ragazzi vorrebbero si puntasse di più alle energie rinnovabili (53 per cento).

 

Nota informativa

L’indagine demoscopica, preceduta da una fase qualitativa, è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nell’ambito del progetto “Nice to Meet EU” promosso dalla Provincia di Lucca nel maggio 2023, su un campione di 615 studenti tra i 15 e i 19 anni delle scuole superiori della provincia di Lucca.

Il coordinamento è stato curato da Pietro Vento con la collaborazione di Sabrina Titone e Giusy Montalbano.

 

Approfondimenti su www.demopolis.it

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