Ci voleva la semifinale degli Europei di calcio, vinta ovviamente, per far uscire di casa gli italiani senza protezioni di sorta e senza distanziamento sociale e di qualsiasi altro genere. Altro che inginocchiarsi, questa sera e chissà fino a che ora, migliaia di lucchesi e di italiani hanno sfidato ogni residuo lockdown mentale per scendere in piazza e gioire per una vittoria che ci spalanca le porte della finale di domenica prossima a Wembley.
Azz... con quasi 30 gradi centigradi anche il virus ha pensato, seriamente, di andarsene in vacanza e se avete visto bene i 60 mila tifosi sugli spalti a Londra, avrete capito che la variante Delta è sicuramente pericolosa, ma meno rompipalle, almeno di questi tempi, di tante altre varoanti al traffico che affliggono il nostro sfasciato stivale da mane a sera.
Battute a parte, finalmente la voglia di vivere e di ritrovarsi ha prevalso su ogni virologo a caccia di non vaccinati. Peccato, casomai, che serva una partita di calcio per far riscoprire agli italiani il valore della libertà.
Nemmeno il tempo di respirare dopo l'apnea dei calci di rigore ed ecco che giovani e giovanissimi si sono fiondati in strada come se fosse una sorta di liberazione. Assembramenti? E chissenefrega, avremmo voluto vedere stasera gli strateghi del comitato tecnico-scientifico a dirigere e dirimere il traffico per le strade della penisola.
E adesso, stando alle loro previsioni che nemmeno fossero dei meteorologi, da domani tutti a letto contagiati e con la febbre. Ma vaff...!
Questa è la gioventù che ci piace, ma che dovrebbe anche imparare che la libertà di critica e di manifestare contro è molto, ma molto più importante di una qualsiasi partita di calcio. Erano anni che in Versilia non si vedevano un pubblico e una vita cosi intensi. I benpensanti, che anche a Viareggio non mancano mai, avranno strabuzzato gli occhi e girata la testa dall'altra parte per non vedere, loro che indossano la mascherina anche di giorno, anche d'estate e, soprattutto, anche all'aperto e dopo che perfino il ministro Speranza - e noi qui facciamo gli scongiuri grattandoci - ha tolto l'obbligo di indossarla durante la libera uscita.
Gente sveglia! Altro che vaccini. Qui c'è già chi parla di terza dose in arrivo. Intanto state certi che a ottobre si ricomincia con l'emergenza sanitaria e non perché il Covid ci stia alle costole, quanto perché è normale che, con l'autunno e l'arrivo dei primi freddi, la gente si ammala di più e più facilmente.
Intanto che si aspetta, però, godiamoci questa Italia che non si inginocchia e che è orgogliosa di essere italiana. E che l'Unione Europea se ne vada a quel paese.
Foto di Alfredo Scorza