Niente più mercato e altissimi costi per i commercianti che potrebbero non riuscire a sostenerli: questo il futuro di Piazza Cavour, secondo il gruppo “Viareggio Libera” e il consigliere comunale Tiziano Nicoletti, se venisse firmato il contratto per il project finanziario. Per questo propongono un progetto alternativo, sostenuto anche dagli architetti Lucia Seppia e Daniele Giannini, e da Stefano Manfredi, per anni ai vertici della polizia comunale.
Una proposta che ha come obiettivo quello di riconsegnare la piazza ai cittadini e di non cederla a un privato, come succederebbe con il project finanziario che dovrebbe prendere il via già alla fine di quest’anno.
Tiziano Nicoletti, consigliere comunale, ritiene necessario spiegare il funzionamento di un project finanziario, per poterne comprendere tutte quelle che, dal suo punto di vista, sarebbero delle azioni che porterebbero alla rovina della piazza. La trasformerebbero, sostiene il consigliere, in un vero e proprio centro commerciale.
Ecco come funziona un project finanziario: il comune stipula con un privato un accordo, affinché quest’ultimo ristrutturi l’area, in cambio della gestione esclusiva della stessa per quarant’anni. Il privato avrebbe così numerosi vantaggi, tra cui la somma versata dal comune di 795.000 euro in tre anni: una spesa importante per il comune che, sostengono Nicoletti e compagni, potrebbe spendere molto meno (e ottenere risultati migliori) se si occupasse lui stesso del progetto e della zona.
Secondo Nicoletti, infatti, un accordo di questo tipo andrebbe a favore solo di una grande distribuzione che non è ciò che la piazza viareggina deve accogliere: l’attenzione di “Viareggio Libera” e non solo va a tutti i singoli operatori commerciali del mercato, che sarebbero costretti a sottostare al regolamento imposto dal privato. Si parla di orari di apertura spropositati per un piccolo commerciante e grosse sanzioni per chi non riesce a rispettarli, nonché spese di sicurezza, pulizia, organizzazione di eventi e molto altro.
È in merito al tema della sicurezza che Manfredi si dichiara contrario a quanto affermato dal progetto che sta per compiersi: il privato infatti garantirebbe la presenza di una guardia giurata, che risulterebbe inutile, secondo Manfredi, dato che si tratta di un luogo aperto e accessibile da chiunque.
È per tutti questi motivi che Nicoletti & co. decidono di proporre un progetto alternativo, questa volta da consegnare direttamente al comune di Viareggio e di lasciar perdere definitivamente la modalità del project finanziario, che andrebbe ad annullare l’idea di piazza cittadina vista come luogo di incontro, di mercato e di socialità.
Il nuovo progetto vuole mettere al centro l’interesse pubblico e dei singoli cittadini, persone per le quali la piazza vive e su cui si basa il concetto stesso di agorà. È su questo tipo di visione che punta l’architetto Lucia Seppia, la quale si è interrogata sul significato stesso di piazza, sul suo ruolo nella città e, di conseguenza, su quale fosse la strada su cui si sta dirigendo Piazza Cavour, a oggi spesso vuota e con situazioni di degrado: un luogo che non ha più il senso sociale che una piazza deve avere. “Piazza Cavour – dichiara Seppia – è morta, e se la trasformassimo in un centro commerciale, perderebbe la sua identità”.
L’architetto mostra il progetto, ancora in una fase preliminare, ma che già fa intendere il tipo di percorso che vorrebbe far intraprendere alla piazza: ampi spazi verdi, area deputata a spettacoli, ristrutturazione del loggiato lasciandolo nella sua forma originaria, far ripartire i fondi.
Idee sostenute anche dall’architetto Giannini che, visti i suoi interventi sulla piazza avvenuti nel 2005, si dichiara ora colpevole di aver preso parte a un progetto che ha contribuito al decadimento della zona. Ammette di essere stato attratto anche lui dall’idea di una sorta di centro commerciale, di una vera e propria macchina da profitto. Ora, da cittadino, ritiene di aver intrapreso una strada sbagliata, e vuole anche lui cambiare rotta, non appoggiando il project finanziario, bensì le proposte alternative.
È con queste ragioni che il gruppo “Viareggio Libera”, il consigliere Nicoletti, i due architetti Seppia e Giannini, e Manfredi per la sicurezza propongono un’alternativa per il futuro della zona, invitando il comune a prendersene carico, per poter così riconsegnare ai viareggini il luogo che Piazza Cavour merita di diventare.