Proprio così, ma questa volta i quattro amici non si sono incontrati al bar ma sono compagni o amici di scuola. Possiamo parafrasare la famosa canzone di Gino Paoli con “eravamo quattro amici a… scuola”. Ma il sogno è sempre quello di cambiare il mondo. Sogno che i quattro giovanissimi di 10 e 11 anni stanno cercando di concretizzare con un lavoro effettivo, ritagliando tempo magari da momenti più spensierati.
A questo punto qualcuno si chiede: ma che lavoro faranno mai per cambiare il mondo? E la risposta è arrivata subito, seguendoli in una loro uscita. Non c’è niente di nuovo perché altre iniziative analoghe sono già state intraprese. Quello che magari di nuovo possiamo ravvisare è proprio il fatto che questa volta l’iniziativa è partita proprio da loro, senza che qualcuno la suggerisse. Hanno cominciato da un torrente che si trova tra Ghivizzano e Calavorno, la Dezza. Attrezzati di guanti e borsetta hanno “ripulito” un tratto dello stesso da ogni sorta di rifiuto abbandonato che trovavano durante la loro uscita sul torrente.
Che c’è di nuovo? Secondo noi c’è una cosa importante: che tutto parte proprio da Alexander, Matteo e Nicolò, tre ragazzi che frequentano il primo anno della scuola media e Leonardo che frequenta la quinta classe della scuola elementare. La pulizia del pianeta è importante, immaginiamoci se tutti noi facessimo la nostra piccola parte come questi ragazzi.
L’associazione “RiciClo”, appoggiando pienamente l’iniziativa partita proprio, e ci teniamo a dirlo, da questi “quattro amici a scuola”, ha fornito le borse per la raccolta dei rifiuti e si ripromette di portare avanti altre iniziative con questi e con altri giovani e meno giovani per “cambiare il mondo” in modo da migliorare l’esistenza di tutti in questo piccolo globo terracqueo.
Un sogno? No, non sarà un sogno se a sognare saranno proprio loro per primi, ragazzi e ragazze di poco più di 10 anni. Sensibili più dei grandi della terra al problema dell’inquinamento e del riutilizzo dei materiali, problema disatteso dalle vecchie generazioni che si sono date da fare soltanto a consumare le risorse del pianeta per poi buttarle e consumarne di nuove.
Che dire a questi ragazzi? Continuate così, insegnando una volta tanto a noi grandi, spesso supponenti, che a questo punto hanno solo da imparare da voi. “Quattro amici a scuola che volevano, pardon, che... hanno iniziato a cambiare il mondo”. Il tam tam mediatico e sui social ragazzi farà il resto coinvolgendo sempre più persone, ci lo auguriamo tutti. Bravi ragazzi!