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Scritto da Redazione
Cronaca
30 Novembre 2022

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La notizia aleggiava ormai nell’aria da mesi, ma ora è arrivata anche l’ufficialità: la legge emanata dalla Regione Toscana, o per essere più specifici l’articolo primo, riguardante i tagli colturali è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale.

Per l’organo che decreta il corretto svolgimento dell’attività legislativa al cospetto della costituzione, le disposizioni toscane risultavano lesive della competenza e autorità ministeriali per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio.

Una sentenza che certamente sarà stata accolta con giubilo dalle moltissime associazioni ecologiste e ambientaliste, prima fra tutte il Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG), che con una nota ufficiale, firmata dal fondatore e funzionario della Corte dei conti Stefano Deliperi, ha espresso enorme soddisfazione per la sentenza della Corte, affermando l’inizio di un periodo certamente più benevolo per tutto l’ambiente boschivo regionale.

La Corte costituzionale, con la sentenza numero 239 depositata il 29 novembre 2022, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge regionale Toscana 28 dicembre 2021, numero 52 "Disposizioni in materia di tagli colturali. Modifiche alla legge regionale 39/2000", nota come legge regionale taglia-boschi, in quanto lesiva delle competenze statali esclusive in materia di salvaguardia del paesaggio e dell'ambiente (articoli 9 e 117, comma 2°, lettera s, cost.). Con la disposizione ora dichiarata illegittima, la Regione Toscana ha preteso di esentare dall'esame ai fini della tutela paesaggistica pressoché tutti i tagli boschivi anche nelle aree tutelate con specifico provvedimento di individuazione della zona tutelata con vincolo paesaggistico (articolo 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in palese spregio della giurisprudenza costituzionale, amministrative e penale costanti. La Regione Toscana aveva così voluto accogliere le pressioni di progettisti, tecnici, operatori e aziende del settore boschivo, che vogliono avere mani e motoseghe libere da vigilanza e controlli di soprintendenze e carabinieri forestale: motoseghe spesso e volentieri abusive. L'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG) esprime la sua forte soddisfazione per la pronuncia della Corte costituzionale, così come aveva espresso il proprio plauso per l'impugnativa del governo Draghi della legge regionale toscana taglia-boschi davanti alla Corte costituzionale (qui il comunicato stampa al termine del Consiglio dei ministri numero 63 del 24 febbraio 2022). Infatti, il GrIG, da sempre impegnato con forza nella difesa di boschi, macchie e foreste, aveva inoltrato (17 gennaio 2022) una specifica istanza al governo perché promuovesse ricorso davanti alla Corte costituzionale ai sensi dell'articolo 127 cost. Ora, finalmente, vi saranno tempi meno difficili per i boschi della Toscana”.

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