"Non dimentichiamoci del mare. Non dimenticatevi di noi". Questo è il grido che rimbomba su tutto il litorale versiliese, ad oggi privo di tende, ombrelloni e persone. Uno scenario surreale sotto un sole che profuma d'estate. Maggio è iniziato e con lui la cosiddetta fase due di questa drammatica situazione. Protezione e responsabilità devono essere le parole d'ordine. Seguono poi date ipotetiche per la riapertura di ogni azienda, di ogni ditta, di ogni categoria, o quasi. I proprietari degli stabilimenti balneari, infatti, non hanno ricevuto direttive, tempistiche o quant'altro.
Questa mattina, stanchi di ripetere un quotidiano "Non lo so" a chi chiede loro chiarimenti, si sono posizionati da Viareggio a Forte dei Marmi, ognuno sulla "propria" battigia - muniti di maglietta di salvataggio e mascherina - dando il via a una protesta individuale e silenziosa con lo scopo di ricevere risposte e indicazioni. La stagione estiva, ormai ai blocchi di partenza, ad oggi è a rischio. Per un territorio come quello della Versilia implicherebbe un'enorme perdita annuale, con ripercussioni inimmaginabili.
"Sembra che l'Italia si sia dimenticata di noi - racconta Andrea Maggini, proprietario del bagno Tirreno a Viareggio - Le persone mi chiamano e io non so cosa rispondere. Non lo so, non lo so, non lo so: questa è l'unica certezza che possiedo per quanto riguarda l'imminente futuro". Attenzione, non sono incoscienti e comprendono le difficoltà di ognuno, vorrebbero semplicemente capire come comportarsi e cosa rispondere a chi ormai da anni trova in loro un porto accogliente e sicuro. "Le distanze potrebbero esserci, le tende sono già molto distanti l'una dall'altra - continua Maggini - potrei allontanarle ancora di più se solo ci dessero il permesso di cominciare a montare".
Già perché ad oggi le spiagge sono ancora in modalità invernale. In questi due mesi hanno potuto dipingere e sistemare il retro dei loro stabilimenti, ma niente di più: "Il problema non è solo il distanziamento degli ombrelloni e delle tende, anzi, ci preoccupano più la clientela e i dipendenti. Nel senso, ci devono dare indicazioni e non solo sui tempi di riapertura, ma anche su come dovremmo poi comportarci una volta avviata la stagione, sia per chi lavora, sia per tutti gli altri servizi che ogni stabilimento generalmente offre - spiega Edoardo Destro, proprietario del bagno Lido a Marina di Pietrasanta - Viviamo di turismo e questo è risaputo. Stiamo cercando di rimanere fiduciosi e positivi, ma è necessario che qualcuno ci dica come muoverci e cosa fare".
Ciò che è certo è che si punterà per forza di cose su una clientela italiana, cosa che per Forte dei Marmi potrebbe essere un grande punto interrogativo che si aggiunge a tutti gli altri. Eppure è proprio il direttivo di questo comune che questa mattina si è astenuto dal "flashmob", lasciando la libertà a chi volesse di partecipare: "Quella di questa mattina è una giusta battaglia di sensibilizzazione - chiariscono - ma noi abbiamo posto delle domande e siamo in attesa di risposte, anche per quanto riguarda gli spostamenti futuri da regione a regione e per le seconde case. Qualora non venissero date in tempi ragionevoli ci muoveremo". Distanti ma uniti è stato il motto che ha fatto da sfondo a questi cinquanta e più giorni - e deve esserlo ancora. Oggi più che mai il litorale tirrenico si muove insieme, mano nella mano. Pronto, con la voglia e l'emozione di ripartire.
Foto di Giacomo Mozzi
Stagione estiva? Balneari dimenticati uniti in un flashmob: "Qualcuno ci dia indicazioni"
Scritto da Redazione
Cronaca
04 Maggio 2020
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