La storia di Barnaba Lucchesi e dei suoi tre figli, tutti studenti liceali nel comune di Viareggio, prima esclusi dalle agevolazioni comunali a causa di differenze nella gestione delle risorse e poi beffati dalle politiche provinciali.
Come ogni anno, infatti, la famiglia viareggina ha fatto domanda per il sussidio economico "Pacchetto Scuola" per l'istruzione dei tre ragazzi nell'anno scolastico 2021/22, legato ovviamente al reddito del nucleo abitativo, il quale era dedicato a famiglie con un tetto massimo ISEE di 15748 euro. In prima istanza, quindi, la sua domanda è risultata idonea ed è stata accettata ufficialmente a luglio. Pochi mesi dopo, però, un aggiornamento effettuato sul sito del comune di Viareggio informava improvvisamente che, a causa della mancanza di fondi, l'amministrazione era stata costretta ad accettare soltanto 461 casi escludendo dalla graduatoria e dai pagamenti 125 domande (cioè circa il 20 per cento dei richiedenti), limitando l'ISEE ad un massimo di 10775 euro.
Subito dopo il danno però, arriva la beffa. Poco dopo l'annuncio del comune che i fondi non sarebbero bastati per tutti i richiedenti, la provincia di Lucca ha emanato un ulteriore bando, finanziato in questo caso dalla Cassa di Risparmio di Lucca. Quest'ultimo però era dedicato unicamente alle famiglie con ISEE compreso tra i 15749 euro e i 25 mila euro. Il risultato è stato quindi che la famiglia Lucchesi, così come altri 120 richiedenti nel comune di Viareggio, è dovuta rimanere a bocca asciutta non risultando idonei nemmeno rispetto all'offerta provinciale, dedicata stavolta ad un intervallo di ISEE troppo alto.
Il risultato di tutto ciò è che a causa di questa paradossale situazione, la famiglia Lucchesi si ritroverà quest'anno dai 700 ai 900 euro complessivamente in meno, somma importante se si va a pensare alla cifra considerevole che ogni anno viene spesa anche solo per l'acquisto dei libri, nuovi o usati che siano, necessari per frequentare un liceo, senza nemmeno considerare tutta la cancelleria richiesta per materie come disegno tecnico o arte.
Ogni tentativo di cercare risposte o soluzioni è infatti per adesso risultato unicamente in un continuo scarica barile tra le varie istituzioni regionali e comunali, incaricate di garantire un equo trattamento sul territorio. Le risposte ricevute in merito a questi quesiti, infatti, sono state molteplici: prima dal comune di Viareggio la colpa è stata attribuita a mancanti finanziamenti regionali, mentre invece l'ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Regione Toscana ha parlato di risorse statali insufficienti, affermando come ogni comune, in quanto ente autonomo, ha la possibilità di gestire indipendentemente le risorse relative a questo generi di sussidi, decidendo come distribuirle.
Trovandosi ormai in questa "zona grigia", per le famiglie in questa situazione non sembra esserci ancora soluzione. Scartati dalla propria amministrazione ed esclusi da ogni tipo di contributo comunale e provinciale, la famiglia Lucchesi ed i suoi tre ragazzi, due di 13 e uno di 14 anni, rimangono abbandonati a se stessi, di fronte a ciò che appare come una disuguaglianza sociale in piena regola.
Aldilà quindi delle parole e degli scambi di responsabilità tra i vari enti del territorio, ciò che è certo è che 120 famiglie viareggine si ritroveranno, nel prossimo anno scolastico, a dover affrontare un’importante spesa in più completamente da sole, rimanendo ormai completamente "dimenticate" dalle varie istituzioni e all'interno di un piccolo oblio che nessuno sembra voler considerare.