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Scritto da erika ansani
Cronaca
05 Marzo 2022

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I giovani delle parrocchie e delle associazioni cattoliche della Versilia hanno manifestato il loro desiderio di pace con una fiaccolata a Viareggio, ieri, nel tardo pomeriggio, in piazza Mazzini.

L’iniziativa, nata da una proposta dell’equipe di Pastorale giovanile Versilia, è stata accolta anche da Agesci, Azione Cattolica, Anspi, Rinnovamento dello Spirito e il Movimento dei Focolari.

Nei progetti dei promotori l’evento sarebbe dovuto iniziare con un flash mob per poi proseguire con una fiaccolata fino alla chiesetta del porto ma, per motivi legati alla sicurezza sanitaria ancora in essere a causa del Covid (la Toscana infatti è ancora in zona gialla), la manifestazione si è dovuta rimodulare in una preghiera corale alla luce delle candele nel tramonto viareggino.

Tanti i giovani e tante le famiglie intervenute per dare la propria testimonianza di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino perché come afferma Don Luigi Angelini , coordinatore dell’iniziativa “ davanti alle immagini che ci vengono trasmesse dai telegiornali, dai social e che vengono descritte nei quotidiani non è facile capire il nostro ruolo o ciò che possiamo fare per aiutare le migliaia di famiglie che stanno lasciando l’Ucraina. In questi giorni terribili, la solidarietà tra i popoli è più importante che mai”.

Particolarmente toccante è stata la testimonianza della signora Zoryana Koziy, la quale a nome di tutti gli ucraini che vivono in Italia ha voluto ringraziare il nostro paese per la generosità dimostrata.

La signora Koziy, piangendo ha spiegato di provenire da una zona dell’Ucraina – Leopoli -  non ancora toccata dai bombardamenti, ma essendo quello un territorio confinante con la Polonia e quindi con l’Europa, in questi giorni è punto fondamentale di raccolta e soccorso dei profughi ucraini che tentano di scappare dalla guerra. La signora Koziy lascia a Leopoli i genitori anziani e la figlia di 28 anni medico e impegnata in prima linea nell’assistenza ai malati ed ai profughi che arrivano stremati da tutto il Paese.

Una testimonianza inattesa questa ma che ha reso ancora più forte e coinvolgente la preghiera che subito si è alzata a gran voce verso tutti coloro che in questo momento soffrono o che sono vittime innocenti di guerre e persecuzioni.

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