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Scritto da Redazione
Massarosa
14 Maggio 2025

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Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto e alla repressione degli illeciti in materia ambientale, i militari del nucleo operativo di polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Viareggio hanno posto in essere sul territorio lucchese un’attività di polizia giudiziaria, iniziata nel 2024, nei confronti di un’azienda operante nel settore della manutenzione e vendita di mezzi meccanici di movimentazione terra.

L’operazione, sotto il diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Lucca e del pm titolare dell’inchiesta Lucia Rugani, ha consentito di portare alla luce attività non autorizzate che hanno provocato un grave inquinamento dei terreni circostanti causato dallo sversamento di idrocarburi e metalli pesanti.

Nello specifico, l’operazione ha permesso di accertare come l’azienda avesse realizzato, senza le autorizzazioni ambientali necessarie, un impianto di lavaggio di mezzi meccanici (escavatori e pale) le cui acque venivano convogliate all'interno di una vasca di accumulo reflui che, con l'ausilio di una pompa ad immersione (azionata manualmente), venivano sversate senza alcun trattamento o sistema di filtraggio direttamente su un suolo prospiciente non di proprietà.

Inoltre, è stata accertata la presenza di due tensostrutture - non censite al catasto - adibite a carpenteria metallica (saldatrici - taglio al plasma – molatura) e a verniciatura mezzi meccanici.

Tali attività, prive anch’esse delle necessarie autorizzazioni ambientali, provocavano la fuoriuscita di vapori, vernici e scheggiature residue di metallo.

I residui depositati sul suolo antistante le tensostrutture, una volta a contatto con le acque meteoriche, confluivano all'interno dei vari pozzetti di recupero acque chiare poste nel piazzale per poi perdersi nel terreno prospiciente mediante uno scarico non autorizzato.

L’attività svolta con l’ausilio del personale Arpat – settore Versilia Massaciuccoli - ha consentito, altresì, di effettuare i campionamenti delle acque e dei terreni interessati all’inquinamento permettendo di accertare il superamento di tutti i parametri di riferimento, mostrando elevatissimi livelli di oli (gasolio/olio lubrificante idraulico), condizione che ha determinato la necessità di avviare le procedure per la bonifica ambientale del sito.

 

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