La galleria MARCOROSSI artecontemporanea di Pietrasanta è lieta di presentare Infinite Trasparenze, personale dell’artista Ivan De Menis (Treviso, 1973).La mostra rappresenta un’importante anteprima delle esposizioni autunnali che si terranno a settembre nelle sedi di Milano, Verona e Torino e offre, perci , l’occasione di un primo sguardo sulle nuove opere dell’artista. La galleria MARCOROSSI artecontemporanea di Pietrasanta è lieta di presentare Infinite Trasparenze, personale dell’artista Ivan De Menis (Treviso, 1973).La mostra rappresenta un’importante anteprima delle esposizioni autunnali che si terranno a settembre nelle sedi di Milano, Verona e Torino e offre, perci , l’occasione di un primo sguardo sulle nuove opere dell’artista.
Ivan De Menis ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, e la sua pittura, per quanto astratta, è fortemente influenzata dalla tradizione luministica veneziana. I riflessi dell’acqua, la luce mutevole della laguna e l’eco visiva dei vedutisti veneti, in particolare di Canaletto, sono elementi che attraversano sottilmente la sua ricerca, restituendo al colore una qualità vibrante e liquida. L’artista costruisce superfici complesse e stratificate, dove la pittura si sviluppa per sovrapposizioni di smalti, colori a olio e resine epossidiche, che amplificano profondità e lucentezza.
Il titolo Infinite Trasparenze evoca proprio questo rapporto visivo e concettuale tra luce e materia: le opere in mostra vibrano, catturano lo sguardo e lo restituiscono trasformato, in una dimensione di sospensione e contemplazione. Un ruolo centrale nella mostra è occupato dalle “Compressioni”, opere ottenute mediante pittura su tela e polistirolo, sottoposte a un intenso e lungo processo di compressione meccanica tramite pesanti lastre di ferro. Il risultato è una superficie dove pigmento e struttura si fondono in un esito spesso sorprendente, che ricorda un processo alchemico in cui la materia pittorica subisce una metamorfosi irreversibile. Accanto a questi lavori, le cosiddette “Tessere” – piccoli dipinti su tavola dalla forma regolare – si presentano come frammenti di un ipotetico mosaico. Ogni tessera è un microcosmo pittorico autonomo, in cui l’apparente perfezione frontale contrasta con le stratificazioni, imperfette, visibili sulle superfici laterali. Infinite Trasparenze è un invito a osservare con attenzione, a cogliere il dialogo silenzioso tra luce, materia e tempo, a lasciarsi coinvolgere da una pittura che rifugge il racconto per abbracciare l’essenza visiva e sensoriale del colore.