Fa discutere il nuovo regolamento sugli affitti brevi al vaglio in queste ore del Consiglio regionale. Mentre c’è chi plaude – come ad esempio l’amministrazione comunale di Lucca -, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro dice no e citando Don Milani ricorda come “Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali fra diversi”.
“Questo regolamento – attacca Del Ghingaro - è l’ennesima dimostrazione di come, nell’immaginario del Partito Democratico, la Toscana che conta sia solo la provincia di Firenze. Nessuno ha ritenuto utile sedersi ad un tavolo e affrontare il problema da più punti di vista: semplicemente si è valutato l’esigenza del capoluogo di Regione e sulla base dei numeri e della densità di popolazione sono stati inseriti gli altri centri senza alcun criterio legato alla storia delle città interessate, che poi è quello che fa la bellezza e la peculiarità dell’altra Toscana, quella che troppo spesso viene dimenticata”.
“Non credo sia possibile – insiste il sindaco di Viareggio - equiparare le grandi città d’arte con i centri della costa, anche se ad alta densità abitativa come Viareggio, che vivono da sempre di turismo balneare e che proprio su quel turismo hanno basato il loro sviluppo non soltanto economico ma anche urbanistico e sociale. Questo ovviamente non vuol dire non avere regolamenti o accettare storture e abusi, anzi. Significa semplicemente non banalizzare una situazione che riguarda l’intera regione ma che assume, in ogni territorio, declinazioni diverse”.
Secondo Del Ghingaro invece in Regione “si fa di tutta l’erba un fascio e si parla di overturism, argomento che sembra aver sostituito quello della destagionalizzazione nell’agenda delle politiche turistiche del Partito Democratico. E quello che è peggio, o almeno distopico, è la demonizzazione del turista della classe media, che si sposta utilizzando Airbnb e che viene additato come la causa di tutti i mali, dallo svuotamento dei centri storici all’aumento vertiginoso degli affitti. Si ricerca il turismo di qualità, in sostanza quello disposto a spendere, che poi è un modo edulcorato per dire turismo per ricchi”.
Il sindaco di Viareggio non risparmia poi una frecciata alla categoria degli albergatori: “I dati – scrive - ci raccontano una storia diversa: guardando all’estero ad esempio, nei luoghi in cui sono vietate le locazioni per meno di 30 giorni, sono saliti i costi degli alberghi e altrettanto facilmente si è incrementato il fenomeno degli affitti al nero. Tornando al locale invece, per quanto riguarda Viareggio, su Airbnb risultano attualmente registrati più di 1000 alloggi, molti dei quali costituiti però dalle seconde case dove gli affitti brevi sono l’alternativa ad immobili sfitti, perché poi effettivamente utilizzati dai proprietari per diversi mesi l’anno. bisognerebbe poi prendere atto che gli affitti brevi, se così diffusi, rispondono a un bisogno concreto: non solo dei turisti ma anche di chi si sposta per lavoro o per studio”.
“Ma la realtà – chiude Del Ghingaro - è un luogo dove il Partito Democratico non abita volentieri e il non cercare il confronto con gli amministratori dei territori che verranno investiti da questo nuovo regolamento ne è la dimostrazione pratica”.