È in via di completamento l’intervento di bonifica e recupero dell’area del vecchio cimitero di Querceta, propedeutico all’avvio dei lavori del sottovia, con la consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria prevista per la prossima settimana.
“Si è trattato di un intervento abbastanza delicato e complesso – spiega il sindaco Lorenzo Alessandrini – condotto con solerzia e professionalità da alcune ditte specializzate che hanno dovuto operare prima di tutto ripulendo l’area mediante il taglio di decine e decine di piante alte anche quindici metri, quindi con la rimozione di molti quintali di rifiuti ed escrementi di ogni tipo lasciati negli anni dagli insediamenti rom. Dopo la pulizia, sono state avviate le pazienti operazioni di esumazione, e come era da aspettarsi, sono stati trovati molti resti mortali, subito trasferiti in una nuova più dignitosa collocazione al cimitero di Querceta”.
Appaiono rilevanti i dati consuntivi dell’importante opera di bonifica e sistemazione, condotta quasi sempre sotto l’imperversare del maltempo negli ultimi due mesi.
I lavori hanno comportato prima di tutto la rimozione di 320 quintali di piante infestanti e di 70 quintali di spazzatura. Grazie ad un’attenta ricostruzione da parte dell’ufficio tecnico mediante ortofoto risalenti agli anni ’60, si è potuto approssimativamente tracciare la geometria delle sepolture, che ha portato - grazie all’opera meticolosa degli operatori - a raccogliere 300 sacchi di resti mortali, per un conto approssimato per difetto di circa 1200 salme, a cui è stata assicurata una più degna dimora all’interno dell’ossario presso la chiesa del cimitero di Querceta. Quei resti, altrimenti, avrebbero continuato a giacere chissà per quanti anni ancora nell’immondizia e nell’abbandono. Circa venti “big bags” sono stati riempiti con resti di casse di legno e zinco.
Sono state inoltre recuperate dal terreno, lavate e depositate in loco tutte le lapidi che si trovavano abbandonate nel campo, sia quelle integre che quelle spezzate. Esse rimarranno adeguatamente coperte fino al momento in cui, in accordo con la Soprintendenza, verrà data loro una classificazione e se del caso una mirata collocazione. Le suppellettili marmoree più integre che sono state raccolte, insieme con quelle ancora presenti sul muro nella parte laterale del cimitero, verranno valorizzate sul posto con un progetto dedicato. La stessa Soprintendenza, che ha approvato l’intervento, non ha ritenuto necessaria la consulenza dell’archeologo, trattandosi di una semplice opera di esumazione.
“Ricordo che durante il mio mandato degli anni ’90 lo tenevo costantemente rasato e pulito – aggiunge Alessandrini – dopo di che la manutenzione è andata via via scemando, e oggi ci siamo ritrovati una situazione completamente compromessa e devastata. Difficile quanto si vuole, era uno sforzo che prima o poi andava fatto. Ma al di là della necessaria operazione di bonifica e preparazione dell’area, ritengo si sia trattato prima di tutto di una grande opera di pietà cristiana compiuta verso questi poveri morti che da anni e anni erano abbandonati alle intemperie e subivano la sporcizia dei nomadi e i riti satanici degli imbecilli. Ora riposano tutti in pace nel cimitero nuovo: abbiamo restituito loro definitivamente la dignità, e credo che Querceta ne sarà contenta. Per quanto riguarda le suppellettili marmoree più interessanti e integre, cercheremo di salvarle ed offrirle alla fruizione del pubblico in una specie di spazio della memoria che vogliamo attrezzare sul posto”.
Interventi al vecchio cimitero di Querceta per ripulire l'area e recuperare i resti mortali
Scritto da Redazione
A. Versilia
08 Marzo 2025
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