Storia, psicologia e potere si intrecciano in una interessante quanto insolita narrazione nella presentazione del libro Lo psicologo nel Palazzo di Luciano Mecacci, psicologo, già professore universitario e scrittore, che in questa sua ultima opera letteraria ha preso in esame il caso Bechterev- Stalin ai tempi della Russia del post zarismo. L'evento è in programma sabato 18 gennaio alle 17 nel Giardino d'Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. Dialogherà con l'autore, Andrea Giannotti, docente di Storia delle relazioni internazionali a Pisa e a Mosca.
Nel corso della presentazione, si parlerà della misteriosa scomparsa del celebre scienziato, Vladimir Bechterev, autorevole neurologo, psichiatra e psicologo, che nel dicembre del 1927, il giorno dopo aver visitato Stalin al Cremlino, muore per avvelenamento «da cibo guasto». Il professor Mecacci esamina tutti gli aspetti della vicenda e le loro variegate implicazioni: dalla presunta diagnosi di Stalin come « paranoico », che sarebbe stata fatale allo scienziato, alle altre ipotesi sulla sua morte; dai suoi studi sulla suggestione, l'ipnosi e la telepatia all'uso della psicologia per il controllo degli individui e delle masse, anche mediante tecniche ispirate allo sciamanesimo siberiano e ad altre tradizioni esoteriche orientali – fino al tema capitale del rapporto tra Psiche e Potere.
Si compone così un quadro in cui storia e psicologia, politica e psichiatria si intrecciano indissolubilmente. Tra ricostruzione storica e indagine psicologica, il racconto della vita di Bechterev diventa un vivido affresco della Russia nel trapasso dall'epoca zarista a quella sovietica. Nel testo, anche un'intervista inedita di Lion Feuchtwanger a Stalin. Ingresso libero. Prenotazione 0584 787251