Sabato 16 settembre in Piazza Margherita a Viareggio, alla presenza di una nutrita e qualificata platea di cittadini, si è svolta una partecipata assemblea pubblica in difesa del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli organizzata dai Coordinamenti No Asse e La Lecciona non si tocca.
Come noto l’Ente Parco sta ridisegnando i confini del Parco che escluderebbero dal suo diretto controllo 8000 ettari di territorio (80 milioni di metri quadrati).
Nonostante ripetute richieste di cittadini, associazioni, consiglieri comunali, ad oggi non è stato possibile visionare il progetto.
Angela Giudiceandrea, che ha illustrato in particolare cosa accadrebbe alle aree estromesse dalla diretta tutela del Parco, con forti rischi di una “privatizzazione” di suoli che oggi sono bene comune; Antonella Serafini ha ricostruito le vicende dell’Asse di Penetrazione che da decenni minaccia il confine settentrionale del Parco con la realizzazione di una strada suburbana larga 16 metri che sventrerebbe la pineta di Levante; Virginia Orrico ha rendicontato l’azione degli artisti del Museo Gïåk Vërdün, allestito in pineta sul tracciato dell’Asse, che da sei anni – ogni estate – difendono con l’arte la natura e gli alberi.
Il dibattito che ne è seguito ha ribadito la necessità che i cittadini e le cittadine si mobilitino in difesa dell’integrità del Parco, dal momento che le istituzioni che sono preposte a farlo, Ente Parco e Regione, sembrano invece orientate a depotenziarlo. Le ragioni addotte per giustificare questa riduzione risultano nebulose e farraginose, mentre è chiaro, e la storia recente ce lo insegna, che ogni qual volta si allentano i vincoli di protezione nascono nuovi insediamenti urbani, ossia, detto brutalmente, prende campo la speculazione edilizia.
Per queste ragioni sabato 14 ottobre avrà luogo una manifestazione, nuovamente in Piazza Margherita a Viareggio, in difesa dell’integrità del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Perché difendere il Parco vuol dire impedire che una colata di cemento si abbatta in un vicino futuro sulle nostre coste; difendere il Parco, i suoi confini, la sua integrità, significa difendere un ecosistema che protegge tutti noi, che rende più salubre il luogo dove viviamo e garantisce la nostra salute, il nostro benessere.