Così era e così è. Il Tar Toscana parla chiaro e respinge il ricorso proposto dalla cooperativa C.Re.A contro il comune di Viareggio. La società dovrà ricorrere al pagamento di duemila euro per ogni punto messo in questione. Un totale, dunque, di seimila.
Tutto inizia un anno fa. L'appalto del servizio di gestione della comunità di alloggio per i minori venne vinto da Co&So e l'associazione viareggina si disse sconvolta, decidendo di imbattersi in una battaglia per l'annullamento della determinazione. Oggi, questa guerra, vede la sua fine con un esito, però, per lei negativo.
"Il ricorso è infondato e va respinto": così si legge nella sentenza rilasciata questa mattina dal tribunale amministrativo. I punti messi in questione vengono ripercorsi uno ad uno, da quelli sociali, a quelli economici. C.Re.A era stata chiara accusando la controparte di violazione di diritti e doveri. "Un eccesso di potere per ingiustizia manifesta, in quanto sussisterebbe un illegittimo cumulo di funzioni e dei ruoli ricoperti dal dirigente dell'area quattro, servizi alla persona del comune di Viareggio", aveva spiegato nel ricorso all'amministrazione. Non solo, stando alle parole della cooperativa, si sarebbe utilizzata una formula matematica illegittima: "Un fatto irragionevole e suscettibile che ha avvantaggiato l'impresa risultata aggiudicataria".
Tutti fattori, questi e molti altri, analizzati e poi rigettati dal Tar. "L'infondatezza di tutte le censure proposte, consente di respingere il ricorso, mentre le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo", conclude il tribunale nella sentenza presidiata da Roberto Pupilella. Nessun lieto fine per C.Re.A, dunque, la quale dovrà accettare che gli alloggi per i minori a Viareggio saranno gestiti da un ente diverso da lei.
C.Re.A perde il ricorso contro il comune, il Tar condanna a 6 mila euro
Scritto da Redazione
Cronaca
10 Novembre 2021
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