Continuano i controlli straordinari della compagnia carabinieri di Viareggio che nel tardo pomeriggio di ieri hanno eseguito un ulteriore specifico servizio coordinato, impiegando militari provenienti dai reparti della Versilia e dei reparti speciali, volto a prevenire e reprimere i reati predatori sul territorio viareggino.
Nel particolare servizio sono stati sottoposti a controllo persone e veicoli mediante l’attuazione di posti di controllo sulle principali arterie stradali anche con l’impiego della strumentazione di controllo etilometrico. Proprio durante l'attività di controllo i militari della sezione radiomobile hanno accertato che un 23enne, originario di Massarosa, era alla guida della sua auto in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane quindi è stato denunciato a piede libero con immediato ritiro della patente di guida che sarà sottoposta a sospensione da parte del prefetto di Lucca.
Gli stessi militari hanno poi tratto in arresto un cittadino italiano che, sottoposto al regime degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Pietrasanta, è stato rintracciato sul lungomare di Viareggio senza giustificato motivo. L’uomo è stato quindi tradotto in camera di sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito dell’attività i militari della stazione di Forte dei Marmi invece hanno eseguito una perquisizione domiciliare in una abitazione di Viareggio abitata da due pregiudicati rinvenendo un monopattino elettrico oggetto di furto nonché alcuni documenti di identità falsi. I due uomini sono stati quindi denunciati alla procura di Lucca mentre il monopattino e la documentazione sono stati sottoposti a sequestro penale per ulteriori approfondimenti investigativi.
Infine, durante i controlli all’interno di alcuni esercizi pubblici, eseguiti con il supporto dei militari del NAS di Livorno, i carabinieri hanno inoltre sanzionato il titolare di una macelleria sita nel centro di Viareggio poiché aveva posto in vendita 580 chilogrammi di prodotti alimentari privi della prescritta etichettatura e che sono stati quindi sottoposti a sequestro amministrativo con elevazione di una sanzione pecuniaria di 2 mila euro.