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Scritto da Redazione
Cronaca
11 Maggio 2020

Visite: 148

Gli uomini del Commissariato di P.S. di Viareggio hanno dato esecuzione alle misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una diabolica coppia di giovani fidanzati versiliesi (B.V. 19 anni di Lido di Camaiore e E.G. 21 anni di Viareggio) che nella notte del 4 marzo avevano messo a segno una violenta rapina in danno di un uomo di Lido di Camaiore.

La coppia aveva carpito nel tempo la fiducia della loro vittima con una frequentazione apparentemente disinteressata, tale da non indurre in alcun sospetto la loro visita a casa della vittima.

Qualche chiacchiera davanti ad un bicchiere di spumante e poi, all’improvviso, l’incubo prendeva la forma di un coltello da caccia che il giovane aggressore non esitava a conficcare nella coscia del malcapitato.

La richiesta di denaro, i colpi al viso, il coltello puntato al petto alla fine inducevano l’uomo a consegnare il poco denaro che aveva con sé e che scarsamente appagava i due predatori che si allontanano minacciando di ritornare se l’uomo avesse avvertito la polizia.

La minaccia faceva presa sull’uomo, ma la ferita era così grave da necessitare l’intervento in Ospedale da dove sarebbero partite le indagini.

La vittima, benché seriamente impaurita, riferiva l’accaduto e soprattutto forniva le indicazioni utili per rintracciare i due assalitori che poi verranno riconosciuti anche nelle fotosegnaletiche che gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Viareggio ha potuto mostrare.

I due sanno che potrebbero essere in corso le indagini nei loro confronti e che presto potrebbero essere arrestati. Nel cuore della notte qualcuno bussa alla porta della vittima che, impaurito, non apre, ma questo rende urgente che il cerchio si chiuda ed infatti, giunge puntuale il provvedimento di arresti domiciliari per entrambi, avendo valutato il Gip del Tribunale di Lucca la validità dell’impianto accusatorio emerso dalle indagini e che i pericoli di una reiterazione di fatti così gravi fosse altamente probabile.

Ancora una volta la necessità di non sottostare alle minacce ed ai ricatti risulta la strada migliore per la tutela soprattutto nei confronti di balordi che per pochi euro non esiterebbero ad attentare così gravemente alla vita delle persone.

 

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