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Scritto da lucia paolini
Cronaca
30 Maggio 2022

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Prosegue la mobilitazione delle varie associazioni viareggine per la tutela del parco con una giornata all’insegna di eventi, happening e pulizia del territorio.

Si è svolta quest’oggi la “staffetta per il parco”, un evento durato tutta la giornata, organizzato da “la lecciona non si tocca”, legambiente, lipu, WWF, Amici della terra, Museo Giak Verdun, Apuane libere, extinction rebellion e il comitato per la salvezza della pineta.

La richiesta è che venga fatta la ciclovia tirrenica, ma che per farla non venga toccata la lecciona e il territorio del parco. “Una tracciato bocciato anche dall’unione zoologica italiana (UZI), dalla federazione italiana delle scienze della natura e dell’ambiente (FISNA) e dal centro ornitologico italiano (COT) – ricordano le varie associazioni - denunciamo lo sbaglio dei comuni, coinvolti nella progettazione della ciclovia tirrenica, nel proporre un tracciato non consono alla conservazione delle emergenze ambientali e naturalistiche presenti nei territori coinvolti.” Su questa ideologia è stata organizzata la giornata con attività aperte a tutti per scoprire e valorizzare la ricchezza del parco, spiegare perché si parla di tracciato sbagliato e proporre una soluzione alternativa che tuteli le risorse ambientali.

La giornata è iniziata con la partenza di una staffetta simbolica, composta da un numero ristretto di partecipanti, che ha collegato le riserve interessate dalla ciclovia tirrenica. Partiti da Viareggio, il gruppo ha fatto tappa a marina di Vecchiano, per raggiungere poi San Rossore, toccando i tre presidi organizzati da Legambiente e Lipu. Ad ogni presidio un testimone simbolico è stato aggiunto al precedente, tre parti di un unico messaggio che si è composto solo alla fine: “Conservare e difendere – le risorse naturali – primo impegno per un parco”.

Durante la giornata, una cinquantina di ragazzi scout arrivati da Pisa, hanno ripulito una parte di parco, mentre il gruppo Museo Giak Verdun realizzava un happening artistico che ha ricordato l’importanza della tutela dell’ambiente per la sopravvivenza dell’essere umano. Una performance delicata e incisiva che ha lasciato sull’asfalto un contorno a gessetto, come un rilievo della polizia scientifica, di un albero e di un uomo, a simboleggiare quanto le due cose siano strettamente legate.

Visite guidate, cacce al tesoro un laboratorio di biologia marina sulla spiaggia e un seminario con il Dott. Puglisi sul fratino e la buona fruizione degli ambienti dunali.

La giornata si è conclusa con lo srotolamento del lunghissimo striscione simbolo con la scritta “la lecciona non si tocca”.

L’intervento del gruppo “non una di meno”, da sempre in prima linea per il diritto e la tutela delle donne, ha lasciato una scritta a tempera sull’asfalto. La foto della scritta e dei motorini parcheggiati proprio sopra la neo-pista ciclabile della darsena ha provocato una vera e propria tempesta social. Il sindaco Giorgio del Ghingaro scrive “Puoi darti da fare come un matto, provare a migliorare il territorio e la mobilità costruendo una pista ciclabile, ma qualche imbecille sulla tua strada lo troverai sempre.“Contro lo stupro dei corpi e dei territori”, questo hanno scritto e non si sono resi nemmeno conto che proprio loro hanno stuprato un’opera pubblica, con la loro volgarità e la violenza anonima vigliacca. Ma vergognatevi!”. Il gruppo di non una di meno controbatte “questa azione è stata praticata alla luce del giorno e a volto scoperto dalle compagne del nodo #nonunadimenoViareggio che l'hanno anche firmata, nel contesto del presidio in difesa del parco. Noi ci opporremo con ogni mezzo necessario alla realizzazione della ciclovia tirrenica attraverso la riserva naturale della Lecciona; e quella lingua di cemento che il sindaco ha il muso di chiamare "opera pubblica" e che di fatto restringe la carreggiata del viale Europa, costituendo un pericolo sia per chi lo pratica in macchina sia per le biciclette stesse, per noi è una minaccia, una manifestazione dell'arroganza del potere sui nostri corpi e sul nostro territorio. Noi vogliamo fortemente il passaggio della ciclovia tirrenica da Viareggio, dal viale dei tigli: vogliamo la pedonalizzazione dell'intero viale e la realizzazione della ciclovia al meglio per ogni tipo di utenza. Il viale dei tigli è pronto, asfaltato, fresco e adiacente ai servizi. La Lecciona invece non si tocca, ed è dovere di tuttə entrarci in punta di piedi e lasciarla meglio di come l'abbiamo trovata!”.

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